Reddito di cittadinanza, flop navigator in Campania: «Regione colpevole»

Reddito di cittadinanza, flop navigator in Campania: «Regione colpevole»
di Dario De Martino
Sabato 4 Dicembre 2021, 10:00
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Su 325.713 beneficiari del reddito di cittadinanza idonei al lavoro, in Campania solo in 61.794 hanno sottoscritto un contratto di lavoro. Si tratta del 19% della platea, la percentuale più bassa d'Italia su una media nazionale è 25,62%. Sono i numeri, calcolati all'ottobre 2020, che mostrano un clamoroso paradosso: nella Regione in cui ci sono più percettori del reddito di cittadinanza (ben 691.227 in totale), le politiche attive del lavoro funzionano peggio che nel resto d'Italia. È quanto emerge dal report sul lavoro dei navigator fatto da Anna, l'associazione nazionale dei navigator. Le responsabilità di questi dati? A sentire i navigator e i rappresentati regionali del Movimento 5 Stelle sono quasi tutte dovute al difficile rapporto instaurato tra la Regione e i navigator. L'occasione per parlarne è stata la presentazione del libro Navigator (a vista), storia e storie del reddito di cittadinanza curato proprio dall'associazione Anna. «I navigator hanno prodotto risultati nelle Regioni dove sono stati sostenuti. Purtroppo in Campania non è stato consentito loro nemmeno di lavorare in presenza», le parole della leader regionale grillina Valeria Ciarambino. Anche il rapporto stilato dall'associazione Anna evidenzia le difficoltà che hanno avuto i navigator nel lavorare in Campania. Se nelle altre regioni già a luglio 2019 era stato sottoscritta la convenzione tra Anpal e le Regioni per l'inserimento dei navigator, in Campania si è giunti ad un accordo soltanto a dicembre 2019 e con caratteristiche diverse rispetto alle convenzioni stipulate dalle altre regioni. 

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In particolare la difficoltà denunciate nel rapporto Anna riguarda la mancata convocazione dei percettori del reddito per sottoscrivere il patto per il lavoro.

Nel report viene evidenziato: «La sottoscrizione del patto costituisce il requisito fondamentale per l'accesso a percorsi di inserimento al mercato del lavoro. Laddove i beneficiari non vengano convocati dai centri per l'impiego a sottoscriverli, il reddito di cittadinanza costituisce di fatto una misura meramente assistenziale. Ai navigator campani non è stato permesso l'accesso ai centri per l'impiego». Il report di Anna fa emergere che a giugno 2020 erano stati contattati soltanto circa 50mila percettori di reddito a fronte di 325mila idonei al lavoro. Solo nell'aprile del 2021 ai navigator campani è stata affidata una nuova attività che prevede il contatto di circa 300mila beneficiari per la stipula del patto per il lavoro. 

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