Regionali Campania 2020, Berlusconi salva De Siano e promette: sarò a Napoli per la rimonta di Caldoro

Regionali Campania 2020, Berlusconi salva De Siano e promette: sarò a Napoli per la rimonta di Caldoro
di Valentino Di Giacomo
Mercoledì 8 Luglio 2020, 09:30
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I malumori e le fibrillazioni restano, ma qualche schiarita comincia pian piano a farsi largo dopo la tempesta. Forza Italia prova di nuovo a compattarsi attorno a Stefano Caldoro, una necessità dopo lo choc che ha portato al passo indietro di Armando Cesaro in seguito agli attacchi di Matteo Salvini e poi dopo i tanti addii che hanno portato all'approdo di diversi esponenti locali verso altre liste. Il dossier delle elezioni regionali in Campania è saldamente tra le mani di Silvio Berlusconi che ieri ha avuto una lunga telefonata con il coordinatore regionale di Fi, Mimmo De Siano. Rassicurazioni sono arrivate dal leader in seguito ai rumors dei giorni scorsi che avevano diffuso voci prima di una possibile sostituzione del coordinatore forzista e poi di un passo indietro dello stesso De Siano. Berlusconi ha chiesto liste forti e spronato tutti i parlamentari a dare una mano, almeno per garantire a Fi di confermarsi primo partito all'interno della coalizione di centrodestra.

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De Siano, dopo aver trascorso il lunedì a Napoli nella sede del partito dove ha fatto il punto sulle liste, è stato ieri a Roma fissando la strategia per sostenere la candidatura di Caldoro. Vari gli incontri: dal vicepresidente di Fi, Antonio Tajani, alle due capogruppo di Camera e Senato, Mariastella Gelmini e Annamaria Bernini. Poi la telefonata, durata diversi minuti, con il Cavaliere anche per fissare le prime idee per quando l'ex premier sarà a Napoli a settembre a ridosso della data del voto. Se ci saranno le condizioni il leader di Fi ha garantito che si trasferirà per alcuni giorni in Campania per lanciare la volata a Caldoro e compattare il partito come sempre è avvenuto nei momenti di difficoltà attorno alla propria figura. De Siano ha messo sul piatto anche la possibilità di candidarsi in prima persona alle Regionali. Un rapporto rafforzato quello tra Berlusconi e De Siano anche alla luce della vicenda - tornata in auge alle cronache negli ultimi giorni - delle testimonianze rese dagli addetti dell'albergo di Ischia del senatore forzista dove soggiornava il giudice Antonio Esposito, colui che condannò per evasione Berlusconi nel 2013. Testimonianze che hanno raccontato di un astio pregresso del magistrato nei confronti del leader di Fi e che ora serviranno a Berlusconi per ricorrere alla Corte di Strasburgo.
 


Caldoro intanto sta programmando per la prossima settimana varie iniziative elettorali in ogni provincia campana. Ieri l'ex governatore ha ricevuto rassicurazioni da Luigi e Armando Cesaro. Nonostante l'esclusione dalle liste di Fi, il primogenito dei Cesaro ha promesso di impegnarsi per la campagna elettorale e sosterrà la candidatura di Maria Grazia Di Scala, definito «un gesto d'affetto nei confronti di Berlusconi». Già troppi gli addii nelle ultime settimane, domani l'ex forzista Flora Beneduce annuncerà la sua discesa nell'altro campo di gioco al fianco di Vincenzo De Luca nella lista «Campania Libera». Fibrillazioni interne ce ne sono ancora e compilare tutte le liste non sarà un'operazione semplice per Fi, ma Caldoro va avanti con la convinzione di potersi giocare le sue carte.

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Chi ha meno problemi per formare le liste è certamente Fratelli d'Italia. Vari gli aspiranti che si sono già messi a disposizione: da Enzo Rivellini a Pietro Diodato, da Marta Schifone a Marco Nonno. Più problematico è trovare dei veri «porta-voti» per la Lega, non fosse altro che questa sarà una tornata d'esordio in Campania per il Carroccio. Il coordinatore leghista, Nicola Molteni, sta lavorando per formare una lista di valore, ma il compito di radicare il partito di Salvini al Sud non è dei più agevoli in così poco tempo.
Per dare maggiore sprint alle liste non viene escluso di coinvolgere alcuni dei parlamentari campani da affiancare alle new-entry Giampiero Zinzi e Severino Nappi, oltre all'ex rettore di Salerno, Aurelio Tommasetti. Chi avrebbe deciso di fare un passo indietro per le Regionali è il sindaco leghista di Sorrento, Giuseppe Cuomo, ma alla chiusura delle liste manca oltre un mese. 

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