Regionali Campania 2020, Caldoro presenta il piano per il Sud: «Centomila posti di lavoro»

Regionali Campania 2020, Caldoro presenta il piano per il Sud: «Centomila posti di lavoro»
Martedì 8 Settembre 2020, 16:15 - Ultimo agg. 18:42
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Un investimento di 300 miliardi di euro per creare 100mila posti di lavoro nel Sud Italia, puntando du decontribuzione, defiscalizzazione e cuneo fiscale. È il Piano lavoro presentato da Stefano Caldoro, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania. «Numeri e dati - ha detto Caldoro - che ci portano a parlare, in via prudenziale, che ci portano alla creazione di 100mila nuovi posti di lavoro».

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L'ex governatore ha spiegato di aver «impostato una logica integrata di Sud, riunendo tutti gli strumenti disponibili». Si tratta, dunque, di mettere insieme più misure per interventi mirati alla creazione di nuovi posti di lavoro: la riprogrammazione di 7 miliardi di fondi europei e 3 miliardi del Fondo per lo sviluppo e la coesione; altri 5 miliardi che possono essere recuperati dal fondo per l'occupazione e gli ammortizzatori sociali; altri fondi provenienti dalle misure europee, a partire dal Recovery fund, da cui si possono liberare risorse per 75miliardi; misure nazionali con risorse pari a 10miliardi; Regioni ed Enti locali che possono pianificare, per l'emergenza, altri 5 miliardi. Il Piano prevede, inoltre, liquidità per 200miliardi alle imprese, con le garanzie dello Stato.
 


«Cosa possiamo fare per generare nuova occupazione? Come può essere rafforzata? - ha affermato - a partire da assi precisi, iniziando dalle imprese perché occorre una attenzione particolare per chi i posti di lavoro li produce». Caldoro immagina una «Regia comune del Sud per le infrastrutture, con decisori europei e nazionali, a trazione unitaria, del Mezzogiorno». «Dobbiamo puntare - ha sottolineato - a semplificazioni reali, levando le pastoie che bloccano le opere pubbliche». Caldoro spiega che occorre anche «togliere lo spread sul denaro, usando fondi europei per abbattimenti compensativi costo denaro» e «accompagnare queste misure a una strutturale riduzione tasse a partire dalle addizionali regionali». «Occorre puntare a un volano per creare posti di lavoro - ha aggiunto - senza appesantire il sistema, evitando di dare i fondi a sistemi decotti».

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Caldoro ha fatto sapere di aver già iniziato a condividere questo Piano con altri governatori delle Regioni del Sud. «Chiaramente quelli amici, ma non per questioni ideologiche - ha precisato - non certo con De Luca o Emiliano, che pensano a usare i soldi per altre finalità, comprare sindaci, ma non c'è un piano, una proposta che può essere affrontata». I tempi per la realizzazione del piano, presentato da Caldoro, «sono condizionati a quelli del Recovery Plan». «Sul Recovery Fund abbiamo assistito a uno slittamento della progettualità per lo scontro interno alla maggioranza - ha concluso - Non possiamo avviare le misure se non c'è un piano, e questo ritardo del governo è penalizzante».

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