Regionali Campania 2020, Salvini punta Santa Lucia: «De Luca ha fallito, ci penso io»

Regionali Campania 2020, Salvini punta Santa Lucia: «De Luca ha fallito, ci penso io»
Martedì 7 Gennaio 2020, 07:30 - Ultimo agg. 16:59
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Lo scontro tra De Luca e Salvini, stavolta, si accende sulla chiusura del ristorante sociale Nuova cucina organizzata di Casal di Principe. Uscita non a caso perché oggi sarà l'ultimo giorno di attività del ristorante sociale realizzato in un bene confiscato alla camorra: colpa di un taglio operato dalla Regione al cosiddetto budget di salute che viene utilizzato anche per le attività promosse sui beni confiscati.

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«De Luca impegni il suo tempo, invece di polemizzare contro il mondo. Come Lega, siamo vicini», attacca l'ex ministro intervenendo in diretta ieri mattina a radio Crc. E rincara: «È una vicenda incredibile. La Regione Campania dovrebbe essere in prima linea, invece perde pezzi per strada. Come Lega stiamo seguendo il caso. La mafia è molto meno forte rispetto a 40 anni fa, come la camorra, e poi c'è la ndrangheta, che sembra impermeabile, che è il primo vero e grande problema. Bisogna potenziare gli strumenti e portargli via i quattrini». Poi torna sul caso della Nco: «Ho vistato tante aziende confiscate alla mafia che, poi, hanno assunto molto di più, dando lavoro ai cittadini. Il signor De Luca ha tanto tempo per polemizzare con me e con il mondo, ma se impegnasse queste energie per combattere le mafie non sarebbe male. Quando ero al governo, la città più visitata da me è stata proprio Napoli, amministrata da de Magistris che, notoriamente, non mi ama. Con soddisfazione, alcuni risultati li abbiamo raggiunti. Mi piacerebbe che tutti avessero lo stesso approccio». Ma è il governatore della Campania il bersaglio dell'ex ministro dell'Interno. D'altronde, proprio nei giorni scorsi, l'ex sindaco di Salerno ha iniziato ad attaccare l'ex ministro dell'Interno chiedendogli di nuovo un confronto diretto. Che, con ieri, arriva a distanza. «Se De Luca ha bisogno, noi - conclude Salvini - mettiamo a disposizione pure la nostra esperienza».

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Intanto, proprio oggi si riunirà il tavolo regionale per analizzare la vicenda della Nuova cucina organizzata per tentare di trovare una soluzione tecnico-amministrativa che consenta al ristorante sociale di non chiudere i battenti. Che poi, come ha ricordato la Cgil nei giorni scorsi, il caso della Nco non è l'unico. «Il taglio del budget di salute a sostegno delle attività della nuova cucina organizzata rischia di porre fine ad un modello virtuoso nella gestione dei beni confiscati alla camorra rivolto all'inserimento sociale e lavorativo di persone con disabilità. La Cgil Campania è al fianco della battaglia della nuova cooperazione organizzata per scongiurare la crisi del mondo delle cooperative sociali. In Campania, su 133 realtà attive, 88 hanno già dovuto dichiarare fallimento, mettendo fine ad esperienze che hanno dato nel tempo risultati positivi». Mentre la Lega approfitta della vicenda per farne un cavallo di battaglia anche in vista della campagna elettorale. Tanto che il caso viene seguito direttamente dall'ex ministro dell'Interno attraverso l'interessamento dei vertici regionali, Gianluca Cantalamessa e l'ex sottosegretaria Pina Castiello, e provinciale, Salvatore Mastroianni. «La responsabilità della Regione - ha aggiunto Mastroianni - su questa vicenda è inqualificabile perché progetti come questi hanno permesso vere e proprie azioni di sviluppo locale, rigenerazione di spazi sottratti alla camorra e inserimento lavorativo di persone in difficoltà. Mi appello quindi alla responsabilità della Regione affinché riesca a trovare una soluzione».

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