Regionali Campania 2020, la campagna di De Luca ai tempi del Covid: «Solo Fb e niente comizi»

Regionali Campania 2020, la campagna di De Luca ai tempi del Covid: «Solo Fb e niente comizi»
di Adolfo Pappalardo
Mercoledì 26 Agosto 2020, 09:00 - Ultimo agg. 15:13
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Niente incontri, niente comizi. E assoluto rigore nel mantenere un profilo strettamente istituzionale sino al voto. Che la campagna elettorale fosse cambiata al tempo del Covid era fuori discussione ma il governatore uscente ne fa ora un motivo trainante della sua campagna. Che, al solito (a partire dalle foto e dallo slogan del manifesto), ha deciso lui stesso. E, quindi, non lo vedremo impegnato in comizi o duelli a distanza. «Niente polemiche e il nostro programma rimane quello che abbiamo già fatto in 5 anni», dice ai suoi.

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Pochi giorni fa proprio De Luca ha incontrato il suo staff ed ha ribadito ciò che era nell'aria. Portare avanti, parole sue, «una campagna elettorale con un profilo strettamente istituzionale e insistere sul lavoro fatto». E, manifesti a parte, l'unico medium su cui puntare rimane il suo canale Facebook che continua a macinare visualizzazioni come ai tempi del lockdown. Venerdì scorso, tanto per capirci, l'appuntamento settimanale ha registrato oltre un milione di visualizzazioni nonostante non fossero attese ordinanze. Per questo De Luca si è convinto ad usare per la sua campagna elettorale quasi esclusivamente l'appuntamento settimanale che gestisce da oltre 20 anni. Perché gli è ormai abituale e non ci sono pericoli che le sue parole possano essere fraintese. Ma soprattutto si evita il rischio di assembramenti per incontri pubblici che, sicuramente, potrebbero tirarti dietro veleni e polemiche per il mancato rispetto della distanza di sicurezza.

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Il programma, oltre 90 pagine, è stato preparato e sabato pomeriggio, quando erano scaduti i termini di presentazione delle liste dal quartier generale, è stato spedito ai partiti della coalizione per verificare se ci fossero ulteriori contributi da parte loro. E già qui c'è un primo cambio di paradigma rispetto a 5 anni fa quando il programma è stato scritto in maniera autonoma. Per la prossima consiliatura, però, De Luca vuole dare l'idea di non essere un solo uomo al comando ma attento alle richieste della coalizione. Infine il programma stesso (sarà presentato nella prima settimana di settembre alla stampa) che, per la maggior parte delle pagine, insiste sempre su quanto fatto negli ultimi 5 anni. De Luca stesso è convinto che sia questa la migliore arma a sua disposizione che possa convincere i campani a tributargli la rielezione e mantenere anche la distanza da Caldoro. Non a caso nelle prime pagine si fa notare come 5 anni fa si partiva con lo slogan «Non più ultimi» e oggi «La Campania ha conquistato il ruolo che le spetta nel panorama nazionale: una Regione in grado di dare voce a tutto il Mezzogiorno. Si tratta di un ruolo leader ancora più evidente nel momento acuto della pandemia, ma di fatto è il risultato di cinque anni di duro lavoro».
 


I temi sono sette: welfare, infrastrutture, cultura, innovazione, lavoro, sanità e ambiente. Ma gli ultimi 3 punti sono per De Luca quelli più importanti. A cominciare dalla sanità dove è prevista «l'assunzione di 12mila unità di personale nei prossimi anni». Sul lavoro, invece, oltre alle misure messe in campo, De Luca proporrà sgravi fiscali e taglio della burocrazia per le imprese che investono in Campania e strumenti finanziari regionali che siano garanti per mutui e prestiti destinati alle piccole e medie aziende che assumono: senza contare un nuovo capitolo del Piano lavoro con altre 10mila assunzioni da subito. Il punto più dolente rimane l'ambiente e, anche secondo la maggioranza uscente, ha risentito dei ritardi degli anni passati (è l'unico punto in cui si polemizza con i predecessori senza mai nominarli). Nel mirino le ecoballe accumulate che, però, verranno smaltite definitivamente ora che c'è un piano ad hoc. Così della riqualificazione ambientale della fascia costiera nota come litorale domitio, nella provincia di Caserta e, in particolare, dei sette comuni costieri e non: Villa Literno, Castel Volturno, Mondragone, Sessa Aurunca, Carinola, Cellole, Francolise.
Progetto quest'ultimo già nel programma elettorale 2015 ma che nei prossimi 5 anni De Luca vuole portare a compimento («obiettivo Bandiera blu», viene definito). 

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