Regionali Campania 2020, De Girolamo si sfila: «Fi non esiste più e Caldoro si difenda dai nemici interni»

Regionali Campania 2020, De Girolamo si sfila: «Fi non esiste più e Caldoro si difenda dai nemici interni»
di Valentino Di Giacomo
Domenica 16 Febbraio 2020, 09:00 - Ultimo agg. 12:03
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«Solo nello scherzo delle Iene posso essere la candidata per la presidenza della Regione Campania». Sorride Nunzia De Girolamo dopo che giovedì quasi ha rischiato di mandare all'aria il lungo matrimonio con Francesco Boccia, ministro per gli Affari Regionali in quota Pd. L'ex parlamentare di Fi, grazie alle telecamere nascoste, gli ha fatto credere di aver ricevuto una proposta dai due Matteo della politica italiana, Renzi e Salvini, per candidarsi a governare la Campania.

Fantapolitica, certo, eppure uno scherzo credibile dal momento che il ministro ci è cascato. Non nasconda però che l'eventualità che corresse davvero per la Regione ci sia stata. Sanno tutti della sua amicizia con Salvini, solo uno scherzo?
«Io sono molto amica di Salvini, con lui ho un rapporto speciale da anni, anche di confronto: ci scriviamo, ci sentiamo. Ma mai abbiamo parlato di un mio coinvolgimento, non sono interessata pur amando la mia terra».

A un certo punto dello scherzo, suo marito la redarguisce citando l'establishment campano di Forza Italia, ricordandole di quando l'hanno estromessa dai capilista alle scorse Politiche. Il segnale che quella vicenda ha lasciato tracce anche umanamente?
«Francesco, sebbene sia di un partito diverso e con opinioni differenti dalle mie, ha vissuto in prima persona la mia delusione. Mai mi sarei aspettata un trattamento simile e per questo la sua reazione è stata così stizzita. Ora per me è tutto superato, vivo un bel momento professionale in tv, questa settimana mi iscriverò pure all'Ordine dei giornalisti. Porto comunque avanti le mie battaglie, ma lo faccio da una diversa prospettiva e ottenendo forse maggiori riscontri di quanti potevo averne in Parlamento».

La politica però non l'ha mai abbandonata, sicura che non rientrerà in campo?
«Io con quella gente non voglio più averci a che fare. In Campania finché ci saranno gli stessi elementi in Forza Italia e dunque nel centrodestra non intendo più tornarci con ruoli politici».

Lei è amica di Salvini, ma non trova sgradevole quanto sta facendo a Stefano Caldoro?
«Caldoro prima di preoccuparsi dell'atteggiamento legittimo di un alleato dovrebbe occuparsi dei nemici interni. Salvini fa il suo gioco e porta acqua al suo mulino come ha già fatto in passato con la presidenza del Senato. Matteo gioca le sue carte e cavalca le divisioni interne di Fi in maniera intelligente».

E su quanto sta accadendo nella sua Benevento? Salvini ha detto no anche ad una ricandidatura di Mastella a sindaco. Non trova che Fi subisca troppi veti?
«Se Salvini si oppone a Caldoro, che comunque è giovane, chiedendo una rottura con il passato e un nome nuovo, come potrebbe mai appoggiare Mastella che è quanto di più vecchio politicamente esista? E poi Forza Italia purtroppo è a fine corsa, magari al Sud ha ancora qualche voto, ma quando prendi il 2% in Emilia Romagna vuol dire che il mio vecchio partito ormai non esiste più».

Non parla bene di Fi, però in casa sua compare - anche nel filmato delle Iene - una statuetta di Berlusconi sulla libreria. L'affetto c'è sempre?
«Sì ha visto bene però la statuetta è molto in alto, altrimenti mio marito si arrabbia. Io però non sono abituata a cancellare il passato, al massimo non ripeto gli stessi errori. Resto grata ad un uomo a cui devo tanto».

Stupisce dello scherzo come la fantasia spesso possa avvicinarsi tanto alla realtà. In fondo se Renzi fa cadere il governo fa un favore all'altro Matteo. Sono davvero d'accordo?
«Dopo il governo gialloverde e quello giallorosso tutto può succedere. Però una cosa è dialogare su un tema di buonsenso come la prescrizione - e su questo io sto con i due Matteo - altro è pensare che Salvini possa compiere un errore così grande. Renzi è ormai un ibrido, non è accettato a sinistra e non è amato a destra. Salvini con lui non avrebbe nulla da guadagnare».

Dopo lo scherzo come hanno reagito nel Pd? E Renzi ha mandato qualche sms, suo marito non ne ha parlato proprio con termini gentili?
«Ci hanno inondato di messaggi, tutti divertiti, anche mio marito l'ha presa bene ed è rassegnato ai miei scherzi.

Poi loro sono una comunità, a differenza di Fi dove esiste la corte di Berlusconi, quel tutti contro tutti che imbruttisce. Renzi non si è fatto sentire, ma sapeva dello scherzo perché lo aveva avvertito Tommaso Pellegrino, un amico comune iscritto al suo partito. Mi ha fatto sorridere mia figlia Gea, essendo minore non si è vista nel filmato, ma ha retto il gioco come un'attrice consumata anche se ha 7 anni». 

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