Regionali Campania 2020, la Lega punta alla leadership dell'alleanza: in lista Zinzi, Nappi e la «società civile»

Regionali Campania 2020, la Lega punta alla leadership dell'alleanza: in lista Zinzi, Nappi e la «società civile»
di Valentino Di Giacomo
Venerdì 26 Giugno 2020, 08:00 - Ultimo agg. 17:23
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Matteo Salvini sarà con ogni probabilità a Napoli la prossima settimana per lanciare la volata al suo partito e, certamente, per tirare qualche altra bordata a Vincenzo De Luca. I sondaggi degli ultimi tempi danno in testa la Lega tra i partiti della coalizione. Sembrava impossibile fino a qualche anno fa vedere il vecchio Carroccio imporsi in Campania, ma è dalle scorse elezioni Europee che il partito ha raggiunto stabilmente percentuali in doppia cifra, incassando persino un impensabile 12% nel capoluogo partenopeo e sfiorando il 20% in Regione. Al lavoro c'è il braccio destro di Matteo Salvini, il coordinatore regionale Nicola Molteni che già ha portato sotto l'ala della Lega diversi sindaci e amministratori che torneranno utili per la prossima campagna elettorale. L'appuntamento di settembre sarà solo un assaggio, il Carroccio ha già messo nel mirino per il prossimo anno i candidati sindaci di Caserta e Benevento e, già in questa tornata, esprimerà il candidato a Giugliano in Campania, il Comune non capoluogo più popoloso d'Italia.

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Per le Regionali tutto ruoterà su tre nomi collaudati in tre città: Napoli, Caserta e Salerno dove sembrano ormai certe le discese in campo con il simbolo della Lega di Severino Nappi, Giampiero Zinzi e Aurelio Tommasetti. Il primo è transitato con Salvini all'inizio di questo mese quando Matteo Salvini è arrivato in città per presentarlo proprio insieme a Giampiero Zinzi. Due ex di Forza Italia, uno già assessore al Lavoro nella Giunta Caldoro, così come Zinzi ora in Consiglio regionale a presiedere la Commissione Terra dei Fuochi. Poi c'è Aurelio Tommasetti, ex rettore di Salerno, di fresca nomina unico campano al tavolo dei responsabili nazionali della Lega con la delega all'Università e coordinatore del programma elettorale regionale per conto di Salvini e Molteni. Se fosse toccato alla Lega guidare la coalizione con ogni probabilità sarebbe stato proprio Tommasetti quasi 30mila preferenze ottenute alle scorse Europee, pur non risultando eletto - ad essere il candidato per Palazzo Santa Lucia.
 


Il primo impegno assunto da Molteni da quando ha intrapreso la sua avventura alla guida in Campania è stato quello di «formare una classe dirigente all'altezza». Una sfida complessa, ma che con il passare del tempo è diventata più agevole considerando che il Carroccio cinque anni fa non presentò neppure una propria lista ed è tecnicamente all'esordio in questa competizione in Campania. A far parte della pattuglia di Salvini in Regione dovrebbero esserci tanti amministratori come i sindaci di Sorrento e Positano, Giuseppe Cuomo e Michele De Lucia sui quali «il Capitano» - come è appellato il leader dai fan fa molto affidamento. Da Aversa, altra neo-enclave leghista, farà certamente parte delle liste l'avvocato Gabriele Piatto sindaco di Frignano, come pure la coordinatrice locale del partito, Carmen D'Angelo. Dal Casertano arriva il sindaco del Comune di Tora e Piccilli, Luciano Fatigati. Sempre da Caserta dovrebbe far parte delle liste l'ex consigliere provinciale Antonella Piccerillo. Già candidata alle scorse Europee, correrà stavolta per le Regionali Simona Sapignoli, altre quota rosa dovrebbero essere la napoletana Angela Russo e, da Castellammare, Tina Donnarumma. Nelle liste del Napoletano anche Ciro Campana, da Torre Annunziata arriva Mauro Iovane e da Pollena Trocchia spazio all'ex sindaco Francesco Pinto. Nel listino potrebbe farsi largo l'ex consigliere regionale di Fi, il puteolano Pasquale Giacobbe. Nel Cilento, altro bacino in cui la Lega è attivissima, certamente un posto ci sarà per Renato Vicinanza. A Benevento rappresenterà sicuramente il Carroccio Nadia Sgrò. Tante le proposte anche nell'Avellinese, dove Salvini è stato in visita lo scorso 5 giugno per inaugurare la nuova sede del partito.

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Proprio sulla questione delle liste negli scorsi giorni è scoppiata la guerra tra Fi e la Lega che ha messo nel mirino il caso Cesaro. Prove di pace ci sono state mercoledì a Montecitorio tra Molteni e il suo omologo di Fi, Mimmo De Siano. Se l'impasse sarà superato lo si scoprirà alla conferenza di presentazione della candidatura di Stefano Caldoro prevista la prossima settimana e dall'arrivo di Salvini a Napoli nei prossimi giorni.
Intanto la Lega lavora per puntare ad essere il primo partito del centrodestra. 

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