Regionali Campania 2020, M5S lancia il patto liste pulite: «Ripuliamo la politica dal malaffare»

Regionali Campania 2020, M5S lancia il patto liste pulite: «Ripuliamo la politica dal malaffare»
Venerdì 26 Giugno 2020, 15:44 - Ultimo agg. 17:41
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«Non basta cancellare un nome, serve un'opera di pulizia di sistemi di corruzione e malaffare che frenano lo sviluppo». Valeria Ciarambino, candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Campania, lancia un invito a Stefano Caldoro e Vincenzo De Luca, gli altri candidati rispettivamente per il centrodestra e il centrosinistra, a firmare un «patto per le liste pulite». «Chiediamo ai candidati alla presidenza della Regione Campania di sottoscrivere, come abbiamo fatto noi, un patto per le liste pulite - spiega - L'atto che proponiamo è il minimo sindacale a cui ci si dovrebbe attenere quando ci si presenta al cospetto dei propri cittadini per chiedere la loro fiducia».
 


«Non pretendiamo troppo - sottolinea - se chiediamo che un papabile esponente dell'istituzione più importante di questa regione non dovrà essere indagato reati per camorra, voto di scambio, corruzione o qualunque tipo di reato contro la pubblica amministrazione». «Alle regionali di 5 anni fa - ricorda - la lista degli impresentabili stilata dalla commissione Antimafia vedeva la Campania in testa per numero di impresentabili, tra coalizione di centrodestra e centrosinistra, con a capo gli stessi candidati presidenti di oggi». «E non è certo un caso che la Campania sia tra le tre regioni con la maglia nera per corruzione - aggiunge - Una regione corrotta è una regione con minori investimenti pubblici e privati, dove non esiste la meritocrazia, dalla quale le imprese scappano assieme ai nostri giovani talenti, lasciandosi alle spalle disoccupazione e desertificazione industriale». «E non basta dire, come si limita a fare Salvini, fuori i Cesaro, se poi in lista ci sono comunque gli esponenti di quello stesso sistema - precisa - Di un nome di può facilmente fare a meno, ma non si può fare a meno dell'industria elettorale che si muove dietro quel nome». «Non basta un tratto di penna, serve un'opera di pulizia profonda per il bene della nostra regione e dei nostri cittadini - conclude - È un impegno che tutela le istituzioni e sono certissima che nessuno dei miei sfidanti si sottrarrà».

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