Regionali Campania 2020, il caso del messaggio vocale del sindaco: «Votate De Luca, abbiamo un debito da saldare»

Regionali Campania 2020, il caso del messaggio vocale del sindaco: «Votate De Luca, abbiamo un debito da saldare»
di Valentino Di Giacomo
Martedì 25 Agosto 2020, 16:10 - Ultimo agg. 21:22
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«Come quando compri un’auto. La usiamo tutti ma la rata la pago io». A parlare, in un messaggio vocale su Whatsapp inviato ai suoi consiglieri, è Ilaria Abagnale, sindaco di Sant’Antonio Abate, comune in provincia di Napoli. 

Il messaggio è chiaro: il sindaco chiede a tutti i consiglieri comunali della sua città di votare Vincenzo De Luca perché ha un debito politico. “Rate”, “debiti” che hanno scatenato la polemica politica con accuse forti da parte del centrodestra. 

Nell'audio diffuso da Polis News, il sindaco in modo molto esplicito dice che dovrà schierarsi in favore di De Luca, «non per simpatia o affinità politica, ma perché è una rata da pagare». Abagnale chiarisce anche a chi dovranno andare i voti. A Lucia Fortini, assessore regionale alla Scuola del giunta regionale candidata nella lista De Luca presidente. «Perché – spiega il sindaco – Lucia (l’assessore Fortini) ci ha fatto avere tre milioni di euro per rimettere in sicurezza e ristrutturare le scuole». E poi nel lunghissimo messaggio spunta un altro nome: Francesco Iovino, vicesindaco della città metropolitana, candidato nella lista di Italia Viva. «Francesco - continua Abagnale - ci ha fatto ottenere i fondi per strade e tutto». 
 


«Presenterò un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese per verificare se la confessione fatta attraverso un audio dal sindaco di Sant’Antonio Abate sia l’ennesimo esempio del clientelismo politico targato amministrazione De Luca», annuncia il questore della Camera e parlamentare campano di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli: «È sconcertante sentire un primo cittadino dire ai suoi consiglieri comunali che devono adoperarsi per sostenere alle prossime elezioni regionali l’attuale assessore regionale alla scuola e il vicesindaco della Città Metropolitana di Napoli perché ha una “rata da pagare”, in quanto la sua amministrazione comunale avrebbe ottenuto grazie a loro dei finanziamenti pubblici. Non vorrei – denuncia Cirielli – che questo ennesimo scandalo sui fondi regionali dimostri che siano stati utilizzati per comprare voti o ottenere candidature. Ciò significherebbe che la regolarità delle elezioni regionali è seriamente compromessa. E, in tal caso, andrebbero subito sospese attraverso la nomina di un commissario nazionale per rendere nuovamente trasparente l’operato dell’amministrazione regionale della Campania e permettere lo svolgimento di regolari elezioni democratiche.  Nel contempo – conclude Cirielli – sono fiducioso affinché la magistratura vada rapidamente in fondo a questa vicenda vergognosa che, per colpa della politica della frittura di pesce, infanga la nostra terra».

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