Regionali Campania 2020, dal prof all’operaio
ai figli d’arte: la carica dei mille per 50 posti

Regionali Campania 2020, dal prof all’operaio ai figli d’arte: la carica dei mille per 50 posti
di ​Adolfo Pappalardo
Domenica 23 Agosto 2020, 00:00 - Ultimo agg. 15:02
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Un esercito di oltre mille candidati, spalmati su 123 liste, per conquistare uno dei 50 scranni da consigliere regionale. Con nomi che ritornano, magari dopo anni, new entry desiderosi di un posto al sole e, mai come questa volta, un numero enroem di cambi di casacca. Di partito o di schieramento. Spesso anche last minute. Ma tant’è: sono le elezioni, bellezza. 

TUTTE LE LISTE E I CANDIDATI 

Sono 15 le liste a sostegno della candidatura dell’uscente Vincenzo De Luca (Pd, Italia viva, De Luca presidente, PsI, Democratici e Progressisti, Fare democratico - Popolari, Davvero sostenibilità e diritti partito animalista, Per le persone e la comunità, Noi campani, +Campania in Europa, Campania libera, Centro democratico, Europa verde Campania Demos, Libera democratici e Moderati, Lega per l’Italia Partito Repubblicano). Il Pd schiera la capolista Giordana Mobilio, figlio dell’ex sindaco di Pozzuoli, oltre ai consiglieri uscenti. Con loro l’ex sindaco di Afragola Mimmo Tuccillo e quello di Pompei Pietro Amitrano. La sinistra di Democratici e progressisti schiera, tra gli altri il consigliere comunale Mario Coppeto, Piera Violante, figlia dell’illustre giurista Aedo e l’operaio Whirlpool Massimo Quintavalle e l’insegnante Francesca Napolitano. Italia Viva invece schiera il consigliere comunale sfilato a de Magistris Gabriele Mundo e la 27enne Giada Filippetti della Rocca come capolista. A Salerno, invece, i renziani fanno correre l’ex deputato del pd di Eboli Tonino Cuomo ed Ernesto Sica, ex sindaco di Pontecagnano, passato dalla Margherita ad Fi e poi alla Lega. Per il Psi, invece, non si candida il consigliere uscente Enzo Maraio ma capolista è il segretario regionale Massimo Tarantino. 

Grande affollamento invece nelle liste civiche del governatore uscente. Campania Libera, la civica di De Luca, schiera come capolista e punta di diamante Erminia Mazzoni, prima nel Pdl e dal 2015 sostenitrice di De Luca. Con lei l’uscente Tommaso Casillo e la consigliera Flora Beneduce eletta nel 2015 con Fi e appena passata con il governatore tra mille polemiche. In De Luca Presidente troviamo l’assessore regionale all’Istruzione Lucia Fortini mentre a caserta si candida Sonia Palmeri, sempre assessore regionale uscente. Noi Campani di Mastella schiera come capolista Luigi Santini, docente universitario. A più Europa, invece, la scelta rosa: capolista in tutte e cinque le circoscrizioni saranno 5 donne. 

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Sei invece le liste che compongono lo schieramento di Stefano Caldoro (Fi, Fdi, Lega, Adc, Caldoro-Presidente e Identità Regionale Macroregione Sud). A guidare la lista di Forza Italia a Napoli, l’ex assessore regionale Ermanno Russo, seguito dalla consigliera uscente Maria Grazia Di Scala, Gennaro Montuori, ex capo ultrà del Napoli più conosciuto come Palummella e Annarita Patriarca, ex sindaca di Gragnano. A Napoli la Lega schiera la segretaria cittadina Simona Sapignoli mentre a Salerno capolista sarà l’ex rettore Aurelio Tommasetti, già trombato alle ultime Europee. In lista anche Pasquale Errico, ex questore di Sassari e Salerno, Rosa Capuozzo, ex sindaco di Quarto per il M5S e l’ex assessore al lavoro della giunta Caldoro, Severino Nappi. Per FdI in lista l’ex eurodeputato Enzo Rivellini, l’ex consigliere regionale, Pietro Diodato, il consigliere comunale di Napoli, Marco Nonno e Gabriella Peluso, viceresponsabile nazionale Sud del partito.
 


Un capitolo a parte meritano i rampolli che, questa tornata elettorale, sono molti. E sono in tutti gli schieramenti con una preponderanza nel centrosinistra. Nella lista Liberal Democratici e Moderati, ecco Giuseppe Sommese, figlio di Pasquale Sommese, consigliere regionale uscente e già assessore regionale della giunta Stefano Caldoro. Mentre Centro Democratico mette in pista Giovanni Mensorio, figlio dell’ex parlamentare Dc Carmine suicidatosi nel ‘96 e Raffaele Pisacane, figlio 25enne dell’ex deputato Michele. A Salerno, invece, i Democratici e i progressisti fanno correre Andrea Volpe, figlio di Mimmo attuale sindaco Pd di Bellizzi. 

Nel centrodestra, invece per Fdi c’è Francesca Allocca: 42 anni, cardiologo, è alla sua prima esperienza in una competizione elettorale, ma conosce la politica per averla vissuta accanto al papà Ferdinando, per molti anni sindaco di Somma Vesuviana. 

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In tutte e due gli schieramenti, invece, ieri sono scoppiati i veleni per candidati imparentati con esponenti della camorra. Si tratta di Giusy Ferriero che è imparentata con un luogotenente dei Puca. Consigliere comunale a Sant’Antimo, fino allo scioglimento nel 2019 per camorra, ora la 25enne è candidata nella lista De Luca presidente. «Sono scesa in campo a tutela del mio territorio, per tener fede a quegli impegni assunti durante il percorso sociale e politico che ho intrapreso all’età di 15 anni», ha scritto l’altro giorno sul suo profilo Fb ricordando come la parentela era nota: «Bastava chiedere il certificato storico dello stato di famiglia e non attendere il decreto di scioglimento della commissione di accesso per conoscere i parenti di quinto grado di una persona. In ogni caso, se proprio vogliamo discuterne, propongo a ogni individuo senza macchia e di stirpe pura di fare un certificato storico del suo stato di famiglia fino alla settimana generazione e pubblicarlo».

In Forza Italia, invece, troviamo Giovanna Ferrari più conosciuta come Giovanna Rei, che è figlia di un condannato per camorra. «Io papà non so neppure chi sia, non l’ho mai conosciuto», ha racconta l’attrice al Mattino.
Per poi aggiungere: «So che vogliono farmi passare come figlia di un malavitoso ma nella vita ce l’ho fatta da sola, anzi se il mio passato può essere un fastidio per Fi ritiro la candidatura». 

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