Regionali Campania 2020, Molteni frena Caldoro: «No a un candidato politico»

Regionali Campania 2020, Molteni frena Caldoro: «No a un candidato politico»
di Valentino Di Giacomo
Sabato 9 Maggio 2020, 09:00
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«Per noi si deve votare ad ottobre ed è molto strano che il ministro Boccia apra alla possibilità di luglio quando c'è un decreto che porterebbe le elezioni a dopo l'estate. De Luca ha chiuso i napoletani in casa, mettendo mille paletti perfino per la consegna della pizza, ma vorrebbe i cittadini tutti fuori solo per votare in piena estate: vuole tutelare la salute dei campani o la propria poltrona?». Nicola Molteni, coordinatore della Lega in Campania e tra gli uomini più vicini a Matteo Salvini, chiude ad ogni possibilità di poter votare a luglio con l'emergenza Covid ancora in corso, conferma però che quando si voterà l'idea del Carroccio è di trovare un candidato fuori dai partiti in Campania. Non facendo mistero di puntare anche a un imprenditore e un personaggio della società civile.
 


Onorevole, questa intenzione di votare ad ottobre è dettata dalla crescente popolarità del governatore De Luca o è solo per ragioni tecniche?
«Si deve votare appena si potrà tornare a fare una compagna elettorale normale esercitando partecipazione e coinvolgimento dei cittadini sempre nel rispetto dei protocolli. Nessuna paura di De Luca, è semplicemente un legittimo esercizio di democrazia perché una campagna elettorale significa raccolta firme, deposito liste, comizi, riunioni e oggi i protocolli non lo permettono».

Il centrodestra sembra però aver perso colpi rispetto a tre mesi fa o è un'impressione?
«Il centrodestra dovrà riassettarsi e tornare a confrontarsi. Su programmi, proposte e anche candidati».

Veniamo da settimane in cui la contrapposizione tra Nord e Sud è stata molto accesa, anche nei toni. Ci sono state prese di posizione forti da parte del governatore campano che renderanno la campagna elettorale più complessa?
«Parlare di Nord e Sud non ha senso, dobbiamo solo fare un plauso a medici, infermieri e cittadini. Per professionalità i primi, per responsabilità e senso del dovere i secondi. Chi lo fa non si accorge che il Paese o si salva tutto o affonda tutto. De Luca ha fatto tanti show ma non ha fatto tamponi, sui test sierologici ha cambiato più volte idea, gli ospedali Covid sono arrivati tardi e troppi ospedali chiusi potevano essere riaperti. Non giudico gli altri, ho rispetto per tutti, ma De Luca in 5 anni non ha risolto i problemi dell'efficienza sanitaria dei campani. Poi sui comizi social non mi faccia dire...».

Cosa?
«De Luca criticava tanto Salvini per l'uso dei social, ora fa show a tutte le ore. Ma la Campania ha bisogno di un volto nuovo per affrontare i problemi che De Luca ha lasciato sul campo. Sanità, trasporti, rifiuti».

Parla di un volto nuovo, prima dell'emergenza il candidato del centrodestra era Stefano Caldoro sul quale, come Lega, avete sempre manifestato riserve. Ora?
«Da mesi non sento Caldoro. Serve un leader rappresentativo da individuare anche fuori dai partiti, se necessario. Sono certo che con gli amici di Forza Italia e Fratelli d'Italia troveremo come sempre una soluzione, anche perché nei moltissimi confronti di questi giorni ho conosciuto tanti imprenditori appassionati e con la voglia di lottare. Vedo un futuro importante per la Campania».

Sorpreso che Caldoro abbia solidarizzato con il sindaco de Magistris per contrapporsi a De Luca?
«Noto solo che in un'emergenza drammatica come questa il sindaco di Napoli e il governatore se le sono date di santa ragione. Male. Il primo cittadino della terza città di Italia e il governatore della Regione più importante del Sud devono dialogare e non litigare continuamente perché i cittadini chiedono altro. L'uscita di Caldoro non l'ho capita, ma in generale il centrodestra vince se fa il centrodestra».

Ad esempio?
«Noi abbiamo ben altre priorità rispetto a De Luca che spalanca le porte agli stranieri (ricordo i più di 20mila richiamati per il lavoro nei campi), mentre il suo Governo a Roma prepara una maxisanatoria per i clandestini. In Campania il tema della sicurezza e dell'integrazione è sentito. Non dimentichiamoci il gravissimo episodio di cronaca dell'altro giorno, con un clandestino che ha violentato una infermiera in pieno giorno. La Lega non ci sta. Abbiamo chiari i nostri obiettivi: far rinascere la Campania liberandola dalle zavorre burocratiche e politiche che fin qui le hanno impedito di occupare il posto che le spetta, più sicurezza, più efficienza. Spero che questo sia ben chiaro anche agli amici di Forza Italia e di Fratelli d'Italia. Posso aggiungere solo una cosa a cui tengo?».

Prego...
«Voglio ribadire l'impegno della Lega a sostegno delle donne e degli uomini in divisa, come dimostrato con i fatti da Matteo Salvini ai tempi del Viminale.
Ci stringiamo in un abbraccio commosso ai familiari, amici e colleghi dell'agente Pasquale Apicella». 

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