Regionali Campania 2020, pronte le prime espulsioni dei trasformisti dal Pd. E Provenzano tuona: via la destra

Regionali Campania 2020, pronte le prime espulsioni dei trasformisti dal Pd. E Provenzano tuona: via la destra
di Adolfo Pappalardo
Venerdì 19 Giugno 2020, 09:30
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Per lunedì a Portici si preannuncia una direzione Pd assai infuocata. Malumori e veleni contro gli arrivi nelle liste deluchiane agitano i democrat. È il caso non solo per i transfughi del centrodestra, corteggiati da civiche e partiti della coalizione di centrosinistra, ma anche di chi era iscritto al Pd sino a poco tempo fa ed ha scelto poi nuovi lidi, sempre nel centrosinistra, per tentare più facilmente l'elezione in consiglio regionale.

Due giorni fa i segretari provinciali si sono incontrati a Napoli con Leo Annunziata, il numero uno regionale dei democrat, per fare il punto sulle liste. Da un lato i dirigenti a stretto rito deluchiano (Annunziata appunto e il segretario di Salerno Enzo Luciano) che mediavano e tentavano di giustificare i nuovi arrivi nella coalizione; dall'altra parte i dirigenti con a capo il segretario napoletano Marco Sarracino a cui non va giù tutto lo scenario. Non solo l'arrivo degli ex del centrodestra ma anche chi cerca riparo nelle civiche per avere una rotta più facile verso l'elezione. Discorso che vale per anche per le assessore regionali Fortini (con De Luca presidente a Napoli), Palmeri (Campania Libera a Caserta) e Marciani (a Napoli ma ancora senza una collocazione precisa). Contro di loro ci sono le consigliere regionali del Pd uscenti che premono affinché le tre, in piena campagna elettorale da settimane, si candidino nelle liste del Pd e si misurino a suon di voti con le colleghe. Alla fine non accadrà ma è giusto per raccontare il clima nel pd alla vigilia delle elezioni.

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E sui cambi di casacca interviene anche il ministro per il Sud Peppe Provenzano. «Il trasformismo è un male antico dell'Italia, non solo del Sud. Si dice che le ideologie siano finite, invece siamo chiamati a compiere grandi scelte. C'è una destra e c'è una sinistra, si facciano scelte coerenti in tal senso: vediamo - ha spiegato l'esponente democrat ieri durante il dibattito sulla ripartenza del Mezzogiorno organizzato da fondazione Banco di Napoli - nelle prossime settimane quanto si avvererà».
 


Agli inizi di dicembre quando il giovane Sarracino si insediò alla guida del Pd di Napoli fu chiaro nel suo discorso: «Non tollererò che iscritti democrat si candidano nelle civiche». Un veto che rimane anche in queste ore e su cui tutti i segretari, compreso il regionale, si sono detti d'accordo durante la riunione di due giorni fa. E chi era un semplice iscritto al partito fino a qualche settimana fa, magari svolgendo anche un ruolo politico, non potrà candidarsi nelle liste civiche del centrosinistra, con l'obiettivo di essere eletto più facilmente. Su questa linea sembra esserci totale condivisione.

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I nomi che finiscono nel mirino sono quelli del consigliere comunale Diego Venanzoni uscito qualche settimana fa per candidarsi in una civica e quello di Domenico Russo, figlio di Aurelio, l'ex sindaco di Sant'Antimo il cui consiglio comunale è stato sciolto per condizionamento mafioso (vicenda diversa dall'inchiesta giudiziaria che si è abbattuta sulla cittadina due settimane fa). Quest'ultimo in corsa da settimane, risulta iscritto sino all'anno scorso al Pd ed già in corsa per una civica deluchiana. Sul padre, invece, l'ex sindaco iscritto al Pd, scoppia ieri un caso su cui i vertici democrat ora meditano l'espulsione. Un video lo immortala, infatti, durante un'intervista su una tv privata in cui l'ex primo cittadino lancia accuse pesantissime contro la Prefettura di Napoli.

«Sono l'unico sindaco che viene sciolto due volte dalla camorra.
La prima quando la camorra ha minacciato i consiglieri facendoli dimettere pagandoli o minacciandoli, la seconda volta - attacca in un video arrivato ieri anche ai vertici nazionali del Pd - per la camorra da parte della Prefettura. Si sono trovati assieme camorristi e prefettura». Accuse pesantissime dal quale il Pd oggi prenderà ufficialmente le distanze e farà partire l'espulsione per Russo senior.

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