Comune di Napoli, niente fuga: sei consiglieri su otto falliscono il trasloco alla Regione

Comune di Napoli, niente fuga: sei consiglieri su otto falliscono il trasloco alla Regione
di Luigi Roano
Mercoledì 23 Settembre 2020, 08:04 - Ultimo agg. 08:06
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Finita la giostra delle urne c'è chi esulta e chi ha sfiorato il sogno di un seggio al Consiglio regionale e ora si lecca le ferite e già pensa di riprovarci tra cinque anni. Ma c'è anche chi per spirito di bandiera è sceso in campo sapendo che in partenza aveva zero possibilità di spuntarla. Come si dice in questi casi chapeau: c'è ancora chi crede in una politica con l'afflato dell'ideologia e non solo modellata dalla brama di potere. Detto questo i dati sono ancora molto provvisori, solo oggi nella sede del Tribunale inizierà il conteggio ufficiale dei voti. Chiarito il contesto, qualsiasi cosa accada, queste elezioni regionali sono state scontatissime. Così, alla vittoria dell'uscente Vincenzo De Luca annunciata da settimane e travolgente come mai accaduto prima, si somma la straripante affermazione di Mario Casillo che anche a Napoli è risultato il piddino più votato: oltre 9000 delle 42mila preferenze le ha prese all'ombra del Vesuvio. Non male per un politico giovane, ma dai modi antichi, operoso, invisibile o quasi sui media, ma presentissimo tra la gente. Si può dire che è partito da Boscoreale e ha conquistato la capitale del sud. A proposito di Napoli, degli 8 consiglieri comunali del municipio partenopeo che hanno tentato il salto all'ente di Santa Lucia, solo in due sono in predicato di farcela: Marco Nonno di Fratelli d'Italia, che si piazza dopo Michele Schiano e prima di Carmela Rescigno. L'altro consigliere comunale eletto sarebbe Fulvio Frezza, sceso in campo con «Campania + Europa». Una autentica sorpresa. Nonno e Frezza - a oggi - avrebbero superato nel gioco dei resti e delle circoscrizioni loro colleghi napoletani che pure hanno preso anche 10mila voti. Prima di approfondire c'è da sottolineare che tra i flop - anche questo annunciato - c'è Forza Italia che a Napoli raccoglie un solo consigliere regionale. La diaspora interna ha presentato il conto, 5 anni fa gli azzurri erano al 18-19%.
 

 

Casillo domina la lista dem della circoscrizione di Napoli davanti a Loredana Raia, che vola verso le 27mila preferenze e a Bruna Fiola a quota 23mila. Tra i più votati anche l'ex parlamentare Massimiliano Manfredi, che supera i 18mila voti, mentre la capolista Giordana Mobilio arriva a quasi diecimila preferenze ma con molte probabilità non ce la farà ad entrare in Consiglio regionale, confermando la maledizione dei capilista dem sia alla Regione che al Comune. Nella circoscrizione di Napoli la seconda lista della coalizione di De Luca è «De Luca Presidente» che porta a casa il 15,2% e ha in testa Lucia Fortini, assessore all'Istruzione uscente, con 10.248 voti, davanti a Vittoria Lettieri. Quest'ultima, appena 23 anni, è figlia del sindaco di Acerra, anche lei una grossa e inaspettata sorpresa e Carmine Mocerino. Tra i figli d'arte da segnalare Giuseppe Sommese, figlio dell'ex assessore e consigliere regionale Pasquale che in città si è affermato con la lista «Liberali democratici». Ottimo il risultato di Italia Viva, terza lista della coalizione, piazza tra gli eletti a Napoli il vicepresidente della città metropolitana Francesco Iovino. Carmine Sgambati, il consigliere comunale che per primo ha creduto nel progetto dei renziani ed è tra i fondatori napoletani, ha vinto una scommessa con l'ex premier: «Gli avevo detto che avremmo avuto un risultato doppio a quello della Toscana e mi ha mandato un video in cui ammette che ha perso la scommessa...». In Iv mastica amaro Gabriele Mundo, il consigliere comunale che con 9.600 preferenze rischia di rimanere fuori. Così come Diego Venanzoni che in Campania libera ha avuto più o meno lo stesso risultato. C'è poi Nino Simeone che in «De Luca Presidente» di preferenze ne ha prese ben 7600 e resterà fuori anche lui. Mentre fa il pieno di voti Francesco Emilio Borrelli nella lista Europa Verde, portandone a casa 15.440. Tra i più votati anche Tommaso Casillo e Giovanni Porcelli di Campania Libera, entrambi a quasi 12mila preferenze. Porcelli è stato portato dall'ex consigliere regionale Francesco Moxedano che ha rinunciato al bis, ma è lo stesso molto soddisfatto.

 

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