Regionali in Campania, è record di esclusi eccellenti: fuori D’Amelio e Graziano

Regionali in Campania, è record di esclusi eccellenti: fuori D’Amelio e Graziano
di ​Carlo Porcaro
Martedì 22 Settembre 2020, 23:41 - Ultimo agg. 23 Settembre, 19:08
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I tanti “figli di” neoeletti nel Consiglio regionale della Campania hanno contribuito all’esclusione di tanti consiglieri eccellenti. Ognuno vantava una sua storia ed un consolidato cursus honorum nelle istituzioni, ma di certo da Annarita Patriarca (figlia dell’ex senatore gavianeo Francesco) passando per il recordman di preferenze del Pd Mario Casillo figlio di Franco fino a Peppe Sommese figlio di Pasquale, sono stati davvero tanti gli epigoni di una tradizione familiare a togliere spazio a colleghi che pure si presentavano molto strutturati.

TUTTI I VOTI DEI CANDIDATI E DELLE LISTE 

Era, per esempio, presidente del Consiglio in pectore il deluchiano Tommaso Casillo, superato dal competitor interno Giovanni Porcelli. «Questa bellissima competizione elettorale si è conclusa sul filo di lana: non sono stati sufficienti 12.131 voti per arrivare primo, ce ne sarebbero voluti appena 200 in più. Un sincero ed affettuoso ringraziamento a tutti coloro che non si sono affatto risparmiati: siamo una grande squadra al sevizio della nostra comunità e la sua compattezza vi porterà lontano ed io vi sarò sempre a fianco», il commento di maniera che non è riuscito a nascondere l’amarezza per non essere tornato tra i banchi dell’Aula consiliare dell’isola F13. Sempre tra i fedelissimi del governatore, è rimasto a casa il consigliere uscente Alfonso Longobardi. «È stato un onore essere al servizio della mia amata Campania e lavorare al fianco della mia comunità, senza sosta, raggiungendo tantissimi traguardi. Lo abbiamo fatto sempre e comunque da persone libere. Grazie alle oltre 5000 persone che mi hanno onorato del loro voto libero», ha scritto su facebook. Stessa sorte per il generale dell’Esercito Carmine De Pascale, sorpresa di cinque anni fa ora rimasto al palo. Reduce da una grande prova personale il verde Francesco Emilio Borrelli, forte di 15 mila preferenze ma penalizzato dalla pessima performance della sua Europa Verde: la sua elezione per ore è apparsa in bilico per il calcolo del seggio pieno ma poi alla fine ce l’ha fatta. In Italia Viva Francesco Iovino, il nipote della Direttrice dell’Ufficio scolastico regionale Luisa Franzese, ha superato il favorito Gabriele Mundo
 

 

Una “strage” invece si registra nel Pd, a cominciare da quello napoletano: tre consiglieri uscenti come Gianluca Daniele, Antonio Marciano ed Enza Amato non sono riusciti a rientrare in Consiglio. A “mangiarli” il boom di preferenze ottenuto da Casillo che con i suoi 41mila voti ha fatto man bassa facendo una concorrenza enorme ai colleghi della stessa lista. Fuori nell’hinterland anche Nicola Marrazzo. Clamorosa nel casertano l’esclusione di Stefano Graziano superato da Gennaro Oliviero. Ad Avellino resta a casa il presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio che cinque anni fa era assurta al vertice dell’assemblea soltanto grazie alla sua collocazione nella minoranza del congresso dem: la sua attività istituzionale non è stata apprezzata dagli elettori che le hanno preferito l’ex Udc Maurizio Petracca passato nel Pd soltanto pochi mesi fa. Insomma, si sono fatti le scarpe da soli. 
 
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Tra i Cinquestelle non sono stati riconfermati Tommaso Malerba e Vincenzo Viglione. Infine, nel centrodestra è finita la trentennale carriera di Ermanno Russo e non è stata premiata nel passaggio da Fi a Campania libera di De Luca l’uscente Flora Beneduce

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