Regione Campania, De Luca ripesca quattro candidati pd non eletti

Regione Campania, De Luca ripesca quattro candidati pd non eletti
di Adolfo Pappalardo
Giovedì 3 Dicembre 2020, 12:00 - Ultimo agg. 12:29
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A due mesi e mezzo dal voto De Luca completa la sua squadra. E, anzitutto, provvede a risarcire il Pd che si è ritrovato la pattuglia dei consiglieri uscenti dimezzata. E, incarichi per Enza Amato, Rosetta D'Amelio, Stefano Graziano e Antonio Marciano battuti alle urne ma chiamati a dare una mano al governatore. Mentre ritorna a Santa Lucia un fedelissimo deluchiano della prima ora come Nello Mastursi.

Erano giorni che si attendevano le nomine. Anche per rimpolpare gli uffici a diretta dipendenza di De Luca dopo la scadenza dei contratti e colmare alcune assenze che si facevano sentire. A cominciare, dal capo dell'ufficio di gabinetto, la cui poltrona è stata lasciata libera da Sergio De Felice, tornato al Consiglio di Stato. Al suo posto Maurizio Borgo in arrivo a breve, il tempo di archiviare il contratto da segretario generale presso la Regione Calabria. Come vicario, invece, viene confermata Maria Grazia Falciatore. New entry, invece, è Alfonso Celotto, docente universitario originario di Castellammare e già capo di gabinetto e capo Ufficio legislativo dei ministri Bonino, Calderoli, Tremonti, Barca, Trigilia, Guidi e con l'M5s Giulia Grillo, quando era al vertice della Salute.

Nei mesi caldi, insomma, dello scontro durissimo tra De Luca e il ministero su chi dovesse ricoprire il ruolo di commissario della Sanità in Campania. A Celotto ora l'incarico di capo dell'ufficio legislativo del presidente. 

A bocca asciutta, almeno per ora, rimangono le ex assessore Palmeri, Marciani e l'ex consigliere Tommaso Casillo, anima della lista civica deluchiana Campania Libera. È invece il Pd a incassare la maggior parte degli incarichi. Quasi una sorta di risarcimento per il partito di Nicola Zingaretti risultato il primo in Campania ma uscito letteralmente massacrato per colpa delle civiche deluchiane che hanno cannibalizzato i voti democrat. E se rimangono fuori i dem Gianluca Daniele e Nicola Marrazzo, traslocano a palazzo Santa Lucia l'irpina ex presidente del consiglio regionale Rosetta D'Amelio, il casertano Stefano Graziano e da Napoli Enza Amato a cui va l'incarico di consigliere del governatore con le deleghe, rispettivamente, delle pari opportunità, aree interne ed edilizia pubblica. Ovvero i primi dei non eletti per le tre circoscrizioni. Per loro un incarico a titolo gratuito ma con il rimborso delle spese sostenute per l'espletamento della delega assegnata. 

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Un altro gruppo di nomine riguardano invece i fedelissimi del governatore, chiamati negli uffici a sua diretta dipendenza. Con un lavoro certosino nei giorni precedenti perché appena lunedì, con decreto di De Luca, sono stati riorganizzati «gli uffici di diretta collaborazione del presidente per esigenze di efficientamento dell'azione di indirizzo del governo regionale» ma «senza costi aggiuntivi». Da qui altre due nomine di primo piano, in una sorta di sdoppiamento della segreteria (ma sparisce il capo della segreteria politica). E, quindi, segretario particolare del governatore diventa Nello Mastursi, che ritorna a Santa Lucia dopo le dimissioni (da capo della segreteria) formulate nel novembre 2015 all'indomani di un'inchiesta per concussione che lo coivolse assieme allo stesso governatore. Ritorno atteso perché Mastursi, fedelissimo del governatore da anni, è stato il vero regista della coalizione deluchiana alle ultime regionali. Altro incarico di peso, e strettamente politico, è quello affidato al consigliere uscente democrat Antonio Marciano: responsabile dell'ufficio a diretta collaborazione del presidente con l'incarico di verifica di attuazione degli indirizzi di governo. Infine, rinnovo dei super incarichi per i tre vigili urbani/autisti salernitani di De Luca. A Postiglione, Polverino e Muro, considerati i suoi pretoriani, l'incarico di peso da «responsabili presso la segreteria del presidente» con le deleghe, rispettivamente, di rapporti con le strutture regionali, con il consiglio regionale e con i consiglieri regionali.

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