Regione Campania, ecco i progetti per le nuove residenze universitarie: in arrivo oltre 800 alloggi

Regione Campania, ecco i progetti per le nuove residenze universitarie: in arrivo oltre 800 alloggi
di Alessio Liberini
Martedì 14 Giugno 2022, 18:07 - Ultimo agg. 22:16
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«Consideriamo il sistema universitario strategico per lo sviluppo della Regione. Sarebbe inimmaginabile qualsiasi idea di sviluppo che prescindesse da università di eccellenza». Con queste parole il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha presentato questa mattina il programma regionale per la realizzazione delle nuove residenze universitarie a Napoli e in Campania (ex lg. 338). Si tratta di nove interventi, sparsi lungo tutto il territorio campano nonché realizzati su patrimoni pubblici dismessi, per un’offerta pari a circa 870 posti alloggio i quali incrementerebbero addirittura del 60% l’odierna dotazione campana per le dimore studentesche. Questa la sintesi del protocollo d'intesa firmato tra Regione, Adisurc (Azienda per il diritto allo studio universitario della Campania), e i sette atenei campani.

L'importo per la realizzazione della totalità degli interventi è pari a circa 100 milioni di euro, mentre la richiesta di finanziamento al MUR si aggira intorno agli 82 milioni di euro. Palazzo Santa Lucia ha stanziato quindi, per il cofinanziamento degli interventi e per coprire le spese tecniche dei progetti di cui è promotore, circa 4 milioni di euro. L'Adisurc ha riservato al cofinanziamento degli interventi un importo di circa 1 milione di euro. A questi fondi gli atenei e l'Adisurc hanno impegnato circa 16 milioni di euro di risorse proprie per finanziare le spese non coperte dal finanziamento del dicastero. A fronte di un investimento complessivo previsto dal V Bando di 467 milioni di euro, di cui il 40% destinato ad interventi collocati nelle regioni del Mezzogiorno. «Siamo al minimo sindacale – sbotta il Governatore, col dito puntato verso Roma, nel corso della conferenza di presentazione dei progetti tenutasi questa mattina nella sala "De Sanctis" di Palazzo Santa Lucia, alla presenza dell’assessore regionale all’Urbanistica, Bruno Discepolo, e i referenti dei sette atenei presenti sul territorio campano - avremo dovuto avere almeno il 60% delle risorse destinate al Sud, il 40 è il minimo sindacale. Solo per la formazione vediamo divari enormi tra Nord e Sud». 

«L'iniziativa presentata oggi —  spiega l'assessore Bruno Discepolo — assume grande rilevanza in relazione a due aspetti.

Per la prima volta, grazie all'attività di coordinamento e stimolo svolta dalla Regione Campania dall'inizio dell'anno, si è riusciti a promuovere un'azione integrata tra i soggetti pubblici che operano nel campo della formazione universitaria per proporre una strategia orientata al superamento del divario che separa il Mezzogiorno dal resto del Paese nel campo dell'offerta di servizi abitativi. La volontà di procedere con un'azione sinergica e congiunta si è concretizzata nella sottoscrizione di un Protocollo di Intesa tra la Regione, gli Atenei campani e l'Adisurc. La definizione della strategia e il suo successo è stato inoltre possibile grazie al supporto e alla fattiva collaborazione degli enti locali e di istituzioni pubbliche che hanno in molti casi messo a disposizione immobili di loro proprietà per destinarli a residenze universitarie come il Comune di Napoli e la Città metropolitana, i Comuni di Benevento e di Caserta, il Ministero della Difesa e l'Agenzia del Demanio, il Fondo Edifici di Culto. La comunione di intenti per il raggiungimento di un obiettivo comune rappresenta una importante novità e delinea un metodo di lavoro che vede nel "fare sistema" il punto di forza per competere con successo con le università del Nord Italia che attraggono ogni anno numeri crescenti di studenti anche per l'offerta di servizi agli studenti — moderne ed innovative student houses, mense, aule studi e spazi d coworking, attrezzature sportive e ricreative». 

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Nel dettaglio, gli interventi saranno svolti su nove «beni in disuso che presto diventeranno case per gli studenti». Sono 5 i progetti che interessano il capoluogo campano - Casa Miranda, ex Ostello della Gioventù, Istituto Pontificio (complesso Santa Chiara), Residenza Tommaso De Amicis, Area ex Arsenale via Campegna – per un totale di oltre 500 nuovi alloggi. Mentre altri 62 sorgeranno nella residenza Giuseppe Medici nel comune vesuviano di Portici. Le restanti abitazioni nasceranno, invece, tra le province della Campania di Salerno, Benevento ed Avellino.

«Abbiamo una sotto dotazione drammatica di residenza universitarie, complessivamente su circa 170mila studenti abbiamo 1500 residenze, di queste 1200 sono solo nell’Università di Salerno a Fisciano, è chiaro che dobbiamo crescere» racconta il titolare di Palazzo Santa Lucia, Vincenzo De Luca. «Bisogna tener conto – prosegue De Luca – che storicamente, anche nel campo dell’Università, le risorse che arrivano dallo Stato vedono una penalizzazione del Sud ed in questo caso siamo fiduciosi di ottenere il finanziamento per queste residenze. Avendo presentato un programma unitario di tutto il sistema universitario campano».  

«Molti ragazzi non vengono perché non trovano una collocazione adeguata e questo pesa anche sulle graduatorie nazionali» evidenzia il rettore dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, Matteo Lorito. «Fare le residenze universitarie – continua il rettore federiciano – è una questione, prima di tutto, di civiltà perché significa tenere i giovani sul posto e consentirgli di studiare in maniera anche più efficace. E’ una questione fondamentale che finalmente si affronta con i numeri giusti dal momento che parliamo di un intervento storico. Quando si investe bene i risultati arrivano».

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