Regione Campania, Oliviero verso la presidenza del Consiglio: ripescati gli esclusi

Regione Campania, Oliviero verso la presidenza del Consiglio: ripescati gli esclusi
di Adolfo Pappalardo
Sabato 3 Ottobre 2020, 00:00 - Ultimo agg. 11:03
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In attesa della proclamazione ufficiale di presidente e consiglieri, è quasi ultimato il risiko delle caselle nevralgiche della nuova legislatura De Luca. Tra il ripescaggio di alcuni consiglieri democrat uscenti e non eletti, le presidenze di commissione e la poltrona più ambita di presidente del Consiglio. Su quest’ultima potrebbe sedersi Gennaro Oliviero, consigliere casertano eletto con quasi 20mila preferenze, che ieri mattina ha incontrato il governatore. Summit breve a Salerno presso il Genio Civile dove l’ex sindaco, ogni venerdì mattina, usa programmare incontri lontano da occhi indiscreti prima di registrare il suo monologo settimanale sui social. 

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Rifiutato il posto di presidente da Mario Casillo, mister 43mila preferenze che ambiva ad un assessorato, la scelta è dovuta cadere sul politico casertano perché è quello con più esperienza d’aula. Scelta necessaria anche se l’incarico era assai ambito anche da Paola Raia, un passato nella Forza Italia a trazione Cosentino, ora eletta in una lista deluchiana e considerata assai vicina al governatore. La vicepresidenza, invece, in nome di una pax ormai instaurata con i grillini, andrà all’M5s. A Valeria Ciarambino, molto probabilmente, o in opzione a Maria Muscarà. Più complicata, invece, la scelta del capogruppo Pd. Potrebbe andare di nuovo a Casillo (che però potrebbe avere una delega di consigliere del presidente) oppure all’ex deputato Massimiliano Manfredi appena eletto consigliere. 

Restano poi gli 8 incarichi di presidente di commissione che vanno alla maggioranza. Di queste 2 o 3 toccano al Pd, 1 a De Luca presidente, 1 ai renziani, una a Mastella e due ai partiti minori. Ma non sarà facile chiudere l’accordo tra i democrat. Avellino e Benevento, infatti, reclamano attenzione per le aree interne e chiedono il posto per, rispettivamente, Maurizio Petracca ed Erasmo Mortaruolo. E se le presidenze andassero a loro, servirà riempire una casella da un napoletano: e in pole c’è Loredana Raia. Ma andando così le cose rimarrebbe fuori il salernitano Franco Picarone, per cinque anni a capo della commissione Bilancio. Mentre Luca Cascone, altro salernitano, potrebbe invece farcela ad essere riconfermato alla commissione Lavori pubblici perché eletto in De Luca Presidente. 
 

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Grandi manovre anche negli incarichi di staff dove ci sarebbero alcuni cambi. Anzitutto al vertice della sede romana della Regione dove dovrebbe andare Nicola Oddati per prendere il posto di Bruno Cesario che diventerebbe capo del cerimoniale. A capo della segreteria del governatore dovrebbe essere nominato invece Nello Mastursi mentre nello staff si profila un incarico per Bruno Di Nesta (ex dg della Provincia di Salerno e costretto alle dimissioni dopo un’indagine della Corte dei Conti), anche lui salernitano e fedelissimo di Piero De Luca, il primogenito del governatore. Infine i ripescaggi per i non eletti. A Rosetta D’Amelio la delega da consigliere per il presidente per le aree interne, ad Antonio Marciano per i rapporti con il Consiglio e la maggioranza ed a Stefano Graziano, quella per i rapporti istituzionali e Recovery fund. Infine un ultimo dettaglio: c’è il primo caso di Covid in Consiglio. È risultata positiva, infatti, la dem Bruna Fiola che l’altra sera era tranquillamente alla direzione del partito nonostante il padre fosse in attesa degli esiti del tampone.
E ieri, naturalmente, è scattata la grande paura nel Pd napoletano.  

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