Cgil-Slc contro la Regione Campania: «Tagli alla cultura scelta incomprensibile»

Il sindacato rosso contesta la riduzione del contributo che la Regione prevede ogni anno per il Teatro San Carlo

La Cgil-Slc alza le barricate per il teatro San Carlo
La Cgil-Slc alza le barricate per il teatro San Carlo
di Valerio Esca
Lunedì 12 Dicembre 2022, 18:02
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È scontro tra Cgil Slc e il governatore campano Vincenzo De Luca. Il pomo della discordia i tagli che Palazzo Santa Lucia avrebbe in previsione di fare nel 2023 sul comparto cultura. In buon parte riguarderebbero il contributo che la Regione Campania prevede ogni anno per il Teatro San Carlo. È stato lo stesso De Luca durante una sua diretta Facebook a spiegarlo: «Ci sarà una riduzione del 20% degli stanziamenti della Regione Lombardia e del Comune di Milano per i teatri di Milano. Il Teatro alla Scala riceve dalla Regione 3,3 milioni, il San Carlo 7 milioni nel 2022 dalla Regione Campania, più del doppio di quanto dà la Lombardia e quasi il doppio di quanto dà il Comune di Milano, che stanzia 4 milioni. Il teatro dell’Opera di Roma riceve dalla Regione Lazio 1,7 milioni a fronte dei 7 milioni della Campania al San Carlo». Rimarcando poi: «Rimarremo sempre al doppio del finanziamento di altre Regioni, ma mi interessava ricordare quello che facciamo per la cultura come Regione Campania, che non è la regione più ricca d’Italia e sono cose che meritano rispetto e apprezzamento, mi faceva piacere ricordarlo a qualche smemorato che fa finta di non saperlo». 

Un ragionamento che però al sindacato rosso non va proprio giù: «I tagli alla cultura, circa 5 milioni, previsti dalla Regione Campania per il 2023 rappresentano una scelta incomprensibile – tuona Gianluca Daniele, segretario generale Slc Cgil Napoli - Infatti proprio ora che vi sono segnali di ripresa del settore è una decisione sbagliata che penalizza i lavoratori del comparto».

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