«Disponibile in qualsiasi luogo e in qualsiasi ora - afferma - ad avere un incontro con una agenda ristretta o ampia». «Credo che il dialogo tra le istituzioni sia sempre e comunque importante - aggiunge - Poi possono rimanere anche posizioni politiche distanti, ma le istituzioni devono sempre dialogare». «Credo che il presidente del Consiglio abbia un suo ruolo anche più rilevante di quello di un sindaco - sottolinea - ma penso che il sindaco di una città come Napoli, di un'area urbana come questa, debba essere ascoltato». «Finora questa opportunità non mi è stata data - conclude - ho chiesto, da circa due anni, un incontro al presidente del Consiglio».
Nel corso dell'intervista il sindaco, riguardo ai fondi Ue, ha precisato: «Se vogliamo avere una svolta forte per poter investire devono essere cambiate le politiche nazionali che, in questi anni, sono state caratterizzate da profondi tagli agli enti locali». de Magistris ha poi evidenziato che «in cinque anni la città ha avuto tagli aggiuntivi per 1 miliardi di euro». «A Napoli vogliamo fare un modello di città autonoma - sottolinea - I fondi europei arrivino direttamente alle città». «I fondi europei non dovrebbero arrivare alle regioni che restituiscono il 70% - afferma - ci pensiamo noi, le città, legando a ogni comunità il sistema con una finanzia solo locale.
Anche Bruxelles vorrebbe i fondi direttamente alle città». Il sindaco ha infine ricordato che parte delle tasse «che portano la firma dei sindaci, vanno al Governo che dovrebbe ridistribuirle con i fondi perequativi, ma questo non avviene e assistiamo solo a tagli».