Renzi a Napoli. De Magistris: sono sempre
disponibile a vederlo, da due anni glielo chiedo

Renzi a Napoli. De Magistris: sono sempre disponibile a vederlo, da due anni glielo chiedo
Domenica 11 Settembre 2016, 11:26 - Ultimo agg. 17:55
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Napoli - «Non è all'ordine del giorno alcun incontro con il presidente del Consiglio, ma sono assolutamente disponibile, se gli uffici di Palazzo Chigi dovessero chiamarmi, anche un quarto d'ora prima dello spettacolo». Lo dice il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, parlando a Rtl 102.5 della visita in città, in programma domani, del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, atteso in serata al teatro San Carlo per il gala in onore del tenore Jonas Kauffman.

«Disponibile in qualsiasi luogo e in qualsiasi ora - afferma - ad avere un incontro con una agenda ristretta o ampia». «Credo che il dialogo tra le istituzioni sia sempre e comunque importante - aggiunge - Poi possono rimanere anche posizioni politiche distanti, ma le istituzioni devono sempre dialogare». «Credo che il presidente del Consiglio abbia un suo ruolo anche più rilevante di quello di un sindaco - sottolinea - ma penso che il sindaco di una città come Napoli, di un'area urbana come questa, debba essere ascoltato». «Finora questa opportunità non mi è stata data - conclude - ho chiesto, da circa due anni, un incontro al presidente del Consiglio». 

Nel corso dell'intervista il sindaco, riguardo ai fondi Ue, ha precisato: «Se vogliamo avere una svolta forte per poter investire devono essere cambiate le politiche nazionali che, in questi anni, sono state caratterizzate da profondi tagli agli enti locali».  de Magistris ha poi evidenziato che «in cinque anni la città ha avuto tagli aggiuntivi per 1 miliardi di euro». «A Napoli vogliamo fare un modello di città autonoma - sottolinea - I fondi europei arrivino direttamente alle città». «I fondi europei non dovrebbero arrivare alle regioni che restituiscono il 70% - afferma - ci pensiamo noi, le città, legando a ogni comunità il sistema con una finanzia solo locale.
Anche Bruxelles vorrebbe i fondi direttamente alle città». Il sindaco ha infine ricordato che parte delle tasse «che portano la firma dei sindaci, vanno al Governo che dovrebbe ridistribuirle con i fondi perequativi, ma questo non avviene e assistiamo solo a tagli».
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