Poco più di un anno ha atteso il Pd per muovere critiche all'amministrazione e parte da un tema, quello dei rifiuti, che è in carico ai dem con l'assessore Paolo Mancuso che è anche il presidente del partito. Ma non lesina critiche nemmeno ad Antonio De Iesu - in quota del governatore Vincenzo De Luca - che ha la delega al traffico. Lo scenario è quello del Consiglio comunale dove è stata approvata la manovra di assestamento di bilancio proposta dall'assessore competente Pier Paolo Baretta. A parlare è il capogruppo Gennaro Acampora: «Il disservizio di Asìa, e lo dico anche al sindaco, nonostante i grandi sforzi che stanno facendo in azienda è palese. Sarà dovuto anche ai flussi turistici, ma quello che vedo è che in alcuni quartieri c'è un grande problema di spazzamento soprattutto nelle zone periferiche. Da anni ci trasciniamo questi problemi però è anche vero che ancora oggi lavoriamo sempre sulle emergenze e mai con un interventi strutturali». Acampora richiama l'assessore De Iesu: «Serve soprattutto nella zona ospedaliera maggiore attenzione non è possibile che se manca una carro attrezzi o una auto della polizia municipale si resta imbottigliati per ore nel traffico». Acampora lancia ancora una forte sfida al sindaco: «Bisogna rinnovare i vertici di tutte le aziende partecipate altrimenti avremo sempre le stesse idee e non si fanno passi in avanti».
Il Pd, dunque, avverte l'ex rettore e l'aria che tira è quello di un rimpasto di giunta e di manager che secondo i dem potrebbe dare la scossa all'amministrazione sui servizi. Ad Acampora su questo punto fa eco un altro piddino, Aniello Esposito, ancora più duro nella sua analisi. «Mi chiedo se a un anno dall'insediamento davvero abbiamo dato un contributo alla città e devo dire che io la risposta ce lo già» dice ironicamente. «Vorrei sapere a che punto stiamo con il rilancio del pianeta rifiuti e mi dispiace che in aula non ci sia l'assessore Mancuso.
Polemiche anche sulla manovra, uno scostamento, cioè maggiore spese per una ventina di milioni per l'aumento dell'energia e l'aggiunta nel bilancio di circa 400 milioni per opere del Pnrr. È Nino Simeone che però quando legge che mancano 3 milioni di incassi perché non si può far pagare i bus turistici che entrano in città il parcheggio, che si scatena. Sia sulla gestione di Roberto Barbieri della Gesac che su quella del porto di Andrea Annunziata: «Ognuno deve fare il suo mestiere - dice Simeone - Barbieri attacca gli assessori e il Comune e minaccia quando sente parlare di tassa aeroportuale. Eppure a Napoli sono transitati 11 milioni di turisti per l'aeroporto non perché c'è Barbieri, ma perché la città è bella. La tassa di imbarco di 2 euro aiuterebbe il Comune a dare migliori servizi». E ancora: «Quel buco di tre milioni è colpa di chi fa solo transitare i bus turistici dal porto ma non ci dà lo spazio per farli parcheggiare eppure siamo a casa nostra».