Rimpasto al Comune di Napoli, i consiglieri delegati di Dema nella stanza dell'ex assessora Sardu

Rimpasto al Comune di Napoli, i consiglieri delegati di Dema nella stanza dell'ex assessora Sardu
di Luigi Roano
Venerdì 9 Novembre 2018, 12:00
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Nella stanza della ex assessora Alessandra Sardu prenderanno posto i consiglieri delegati dal sindaco Luigi de Magistris. Perché proprio al terzo piano di palazzo San Giacomo e dove c'era la Sardu? Le deleghe della ex Riformista democratica - poi arancione - se le è tenute lo stesso de Magistris, e quelle stanze sono vuote. Per l'ex pm - assegnare le deleghe ai consiglieri - è l'unica strada per mettere a posto tutti i tasselli del cosiddetto «secondo tempo» del rimpasto che deve arrivare prestissimo. Nella sostanza, considerando che gli ultimi giorni del mese saranno interamente dedicati alla manovra di bilancio e al nuovo piano di rientro dal debito, il sindaco si sta muovendo per mettere la parola fine alla spinosa vicenda entro le prossime due settimane. L'ingresso delle due nuove assessore Laura Marmorale e Monica Buonanno, con l'uscita di Maria D'Ambrosio dei Verdi - che hanno lasciato la maggioranza - e Monica Buonanno, lungi dall'avere risolto i problemi di tenuta degli arancioni. La manovrina ha invece acuito i problemi producendo due flop consecutivi in Consiglio. Un campanello d'allarme che l'ex pm non sottovaluta.
 
Sono quattro i gruppi della maggioranza con i quali il sindaco ha avviato i contatti, anzi ha ripreso a discutere delle deleghe ai consiglieri dopo il no di qualche mese fa. Si tratta di demA, Agorà, i Rifomisti democratici e gli Sfastriati. Chiusi i cambi in giunta - e pare che il sindaco no ne voglia fare più fino al termine della consiliatura - gli stessi alleati che hanno detto no alle deleghe oggi ci stanno ripensando o per meglio dire, vedono in questa opzione una possibilità politica per incidere di più sulle scelte di tutta la giunta. Perché a livello amministrativo non hanno nessun potere. Però stare dentro al Municipio significherà lavorare fianco a fianco con il sindaco, gli assessori e soprattutto gli uffici.

Partiamo dai Riformisti democratici di Gabriele Mundo, che si sta muovendo per avere una delega. Mundo ha perso un consigliere, si è sfilato Fulvio Frezza che si è iscritto nel gruppo misto, ora oltre a lui c'è Emanuela Mirra. In altri tempi Mundo non avrebbe potuto accampare pretese, ma visto che la maggioranza si regge su due voti diventa fondamentale. Per i Riformisti si potrebbe profilare la delega ai cimiteri che - giusto 48 ore fa - è stata parcheggiata tra quelle del vicesindaco Enrico Panini e tolta a Ciro Borriello. In alternativa per Mundo ci potrebbe essere quella al Commercio. Agorà è un caso spinoso, punta ad avere deleghe sulla mobilità. Piacerebbe al capogruppo Ciro Langella, e sui vigili urbani ai quali ambisce Carmine Sgambati. Defilato Nino Simeone che in queste settimane sulla vicenda Anm sta facendo fuoco e fiamme contro il sindaco, l'assessore Mario Calabrese a il capo di gabinetto Attilio Auricchio. Simeone ha fatto sapere di non essere interessato alle deleghe. Passiamo agli Sfastriati il capogruppo Vincenzo Solombrino ambisce al commercio, con Mundo condivide un passato che lo ha visto e lo vede ancora molto vicino al centrodestra. Mundo proviene da Forza Italia, Solombrino a marzo alle politiche ha appoggiato il candidato di Fratelli d'Italia Luciano Passariello. Nel 2014 fu presidente della Settima Municipalità sotto la bandiera di Forza Italia. Nella partita c'è anche demA gruppo di diretta emanazione del sindaco dove l'attenzione è sulle tematiche dell'urbanistica e del turismo. Proprio il turismo potrebbe andare alla consigliera Eleonora De Majo. Sullo sfondo resta per de Magistris da chiudere l'avvicendamento in Città metropolitana tra l'ex consigliere Pietro Rinaldi e Alessandro Nardi che prenderà il posto di Peppe Oliviero nel Cda della Mostra d'Oltremare.
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