Roberto Fico a Portici «snobba» il sindaco Cuomo: «Mai l'alleanza con il M5S»

Roberto Fico a Portici «snobba» il sindaco Cuomo: «Mai l'alleanza con il M5S»
di Valentino Di Giacomo
Lunedì 18 Ottobre 2021, 12:00 - Ultimo agg. 19:18
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«Onorevole Presidente, ha violato le regole di cortesia e le corrette relazioni istituzionali». Sono le parole scritte di suo pugno dal sindaco Enzo Cuomo, che suggellano l'incidente diplomatico tra il presidente della Camera e il Comune di Portici. Il motivo è la visita istituzionale di giovedì scorso del presidente Roberto Fico in un'associazione benefica di Portici e il non aver avvertito il primo cittadino dell'iniziativa. Cuomo ha così deciso di non lasciar passare l'episodio - considerato «non un affronto personale, ma all'intera città» - e ha scritto una lettera al vetriolo alla terza carica dello Stato per esplicitare tutto il proprio disappunto. 

Giovedì scorso Fico è stato a Portici alla sede di Libera di via Diaz, lì è stato accolto - oltre che dai referenti dell'associazione - dai consiglieri comunali M5s locali e accompagnato da alcuni parlamentari grillini, tra questi Sergio Puglia e Teresa Manzo. «È sembrata più - dice ora Cuomo - un'iniziativa politica che istituzionale, ci sono rimasto male perché quell'associazione distribuisce pacchi alimentari alle famiglie indigenti anche grazie ai contributi comunali».

Nessuno ha però avvisato il sindaco dell'arrivo del presidente della Camera, «l'unica comunicazione - spiega ora il primo cittadino - è arrivata dalla Questura di Napoli». Ed è anche su questo punto che Cuomo ha affondato il colpo nella missiva inviata a Fico. 

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«Ho appreso - ha scritto Cuomo alla terza carica dello Stato - da una nota inviata al Comando di polizia municipale, relativa alla richiesta di predisposizione dei servizi di viabilità per un nutrito numero di auto di Stato e relative scorte, di una sua visita nella nostra città». Una punzecchiatura polemica anche per ricordare di quando gli esponenti M5s trasformavano in simbolo identitario la propria lotta alle auto blu o a rivendicazioni del tipo «la nostra scorta è il popolo». Vecchie battaglie. «Sono felice - dice ora Cuomo - se certi facili qualunquismi e populismi siano stati accantonati, ma quella compiuta dal presidente Fico è stata una grave mancanza istituzionale, non sul piano personale perché non mi interessa, ma verso la città perché piaccia o non piaccia il sindaco rappresenta tutti i cittadini». Il primo cittadino ha infatti rammentato nella sua lettera che «da sempre, fino al recente passato con la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la città intera e le istituzioni che la rappresentano hanno dato prova di grande ospitalità e cortesia istituzionale per le più alte cariche del Paese». Cuomo ha spiegato che ha voluto rimarcare lo sgarbo nel cerimoniale perché non accada anche in futuro, ma è questo anche il segnale dei tesi rapporti che il primo cittadino ha da sempre avuto con gli esponenti M5s locali, nonostante ultimamente il suo partito di riferimento - il Pd - e i Cinquestelle siano ormai alleati come si è visto a Napoli.

Forse sono queste anche avvisaglie in vista delle elezioni comunali del prossimo anno. «I rappresentanti locali dell'M5s - spiega Cuomo - hanno sempre agito con attacchi, critiche e polemiche nei miei confronti, sono quindi incompatibili con l'attuale maggioranza di governo. Spetterà ai grillini decidere come regolarsi internamente, ma intanto le alte cariche dello Stato dovrebbero rispettare i cittadini di una città importante come Portici».

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