Elezioni Rsu Campania: presentati i candidati Cgil con le categorie del pubblico impiego e della scuola

Elezioni Rsu Campania: presentati i candidati Cgil con le categorie del pubblico impiego e della scuola
Giovedì 17 Marzo 2022, 14:30
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«Il nostro obiettivo è avere una rappresentanza sindacale forte e capace di governare i processi di innovazione, contrattazione e di presidio democratico, non solo per i nostri iscritti, ma per tutte le lavoratrici ed i lavoratori di questo Paese». Lo ha detto il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, aprendo l'iniziativa promossa dalla confederazione, con le categorie del pubblico impiego e della scuola, per la presentazione dei candidati della Campania alle elezioni per il rinnovo delle Rsu in programma dal 5 al 7 aprile.

«Dare voce alla Cgil - ha precisato Ricci - significa far vivere il valore della rappresentanza, dove l'ascolto di tutti si trasforma in proposta per dare forza ai tavoli di trattativa, alle battaglie sindacali». «Queste elezioni - ha affermato la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino - sono fondamentali per la Cgil, perché sono il modo con il quale noi stiamo difendendo la democrazia nei luoghi di lavoro e il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori ad eleggere i propri rappresentanti».

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«È uno strumento - ha aggiunto Sorrentino - con il quale continuiamo la nostra mobilitazione per il diritto a un giusto contratto, è uno strumento con il quale parliamo alle lavoratrici e ai lavoratori di quali sono le proposte della Cgil per tutelare al meglio i diritti delle persone che rappresentiamo, sia nel luogo di lavoro dal punto di vista contrattuale, sia dal punto di vista delle politiche generali, in questa fase economica così complicata che sta facendo pagare un prezzo troppo caro ai precari, alle famiglie e a chi cerca occupazione».

«È un momento fondamentale di partecipazione democratica quello del voto delle Rsu - ha detto il segretario generale della Flc Cgil, Francesco Sinopoli - in cui noi crediamo profondamente, perché pensiamo che per cambiare in meglio il lavoro e dare un segnale di speranza al Paese bisogna che le persone tornino a partecipare, credano nella partecipazione e si organizzino dal basso».

«Noi - ha aggiunto Sinopoli - siamo impegnati in questo momento per far sì che ci sia una inversione di tendenza sulle politiche dell'istruzione e siamo impegnati perché si organizzi un grande movimento per la pace.

Penso che le cose stiano insieme: l'istruzione e la scienza sono sempre stati un faro per l'umanità. Crediamo che questi nostri settori possano dare un contributo importante».

«Stiamo combattendo - ha concluso Sinopoli - per prorogare i contratti Covid almeno fino al 31 giugno per 200 milioni di euro e, in un pomeriggio, è aumentata la spesa per armi di 13 miliardi. È scandaloso, non è questa la strada per il nostro Paese».

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