Salvini a Napoli, diktat sul candidato sindaco: in pole Maresca e Grimaldi

Salvini a Napoli, diktat sul candidato sindaco: in pole Maresca e Grimaldi
di Carlo Porcaro
Giovedì 27 Agosto 2020, 07:30
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Il passo indietro su Palazzo Santa Lucia implica la prenotazione di Palazzo San Giacomo. «Stiamo lavorando ad un nome per le prossime comunali a Napoli», l'annuncio del leader leghista Matteo Salvini nel suo tour campano per le elezioni regionali. Il sostegno a Stefano Caldoro in quota Forza Italia, dopo un lungo tira e molla sul tavolo nazionale del centrodestra, comporta infatti che al Comune di Napoli l'aspirante sindaco venga indicato dalla Lega.

L'anno prossimo, nella primavera di un 2021 che si spera abbia superato la pandemia da coronavirus, si andrà alle urne nelle grandi città italiane come appunto Napoli, Roma, Milano e Torino. Salvini, nell'ottica della corsa verso Palazzo Chigi, punta moltissimo sulla conquista di consenso anche nelle metropoli dove al momento non è premiato dalla pubblica opinione. Il radicamento della Lega appare più facile in provincia, nelle aree metropolitana che si sentono abbandonate rispetto al capoluogo. Difficile, poi, vincere la storica diffidenza dei napoletani nei confronti di un partito che fino a poco tempo fa aveva il Nord come obiettivo principale dileggiare il Sud. Ecco dunque la carta delle società civile: liberi professionisti, manager e imprenditori. Sono queste le categorie su cui sono accesi i riflettori di Salvini. In parte, per le regionali del 20 e 21 settembre, già ha lanciato più di un amo. «Ci sarà una squadra che competerà con de Magistris e i suoi ha premesso l'ex ministro dell'Interno -. Sarebbe una grande vittoria per Napoli. Ci sono tanti imprenditori che hanno voglia di mettersi a disposizione per la città».
 

 

Chi può avanzare legittimamente qualche aspirazione? I vertici della Lega non hanno grandi punti di riferimento in città, considerando che il coordinatore provinciale Vincenzo Catapano è sindaco di San Giuseppe Vesuviano mentre il coordinatore regionale Nicola Molteni è di Cantù. Seguendo l'identikit dell'imprenditore tracciato da Salvini, il nome che viene subito in mente è l'armatore Guido Grimaldi che ha un ottimo rapporto con il leader leghista, recentemente ospite a Sorrento della convention di Alis (Associazione Logistica dell'Intermodalità Sostenibile) di cui Grimaldi è presidente.

L'impegno diretto in politica è stato spesso escluso per evitare compromissioni alle attività aziendali che richiedono il massimo impegno. Già con un altro imprenditore, Gianni Lettieri, il centrodestra ha sperimentato la discesa in campo di un industriale, ma per ben due volte non è riuscito a sconfiggere Luigi de Magistris.
 

Ha incontrato pochi mesi fa Salvini anche il re delle cravatte Maurizio Marinella, corteggiato negli anni da più parti e molto critico nei confronti dell'amministrazione arancione soprattutto sul fronte della sicurezza e del decoro urbano. «So cosa i napoletani desidererebbero da chi li governa. Vorrei poter fare molto di più per la mia città, ma la politica richiede un'esperienza che non ho», ha più volte commentato il diretto interessato. Chi era già pronto a cimentarsi con la politica a queste regionali è invece il magistrato Catello Maresca che aveva riscosso molti consensi. Proposto da Mara Carfagna come possibile alternativa al tanto odiato Caldoro, alla fine però la candidatura è saltata visto che il pm ha ritirato la disponibilità. Maresca si spende da anni per il riscatto delle fasce deboli della città, ma è difficilmente incasellabile all'interno di una coalizione o peggio ancora con una casacca indosso. Si tratterebbe però di altro magistrato dopo i dieci anni di de Magistris.

Se invece la Lega volesse individuare una personalità a metà strada tra il profilo tecnico e quello politico, essendo adesso il candidato di punta della lista di Napoli e provincia alle regionali, allora la scelta potrebbe ricadere sul docente e presidente dell'associazione Il Nostro Posto Severino Nappi

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