Salvini a Napoli: «Confermeremo il patto ma sì all'autonomia differenziata»

Salvini a Napoli: «Confermeremo il patto ma sì all'autonomia differenziata»
di Emiliano Caliendo
Giovedì 25 Agosto 2022, 21:22 - Ultimo agg. 26 Agosto, 10:10
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L’ultima tappa della prima delle due giornate in Campania di Matteo Salvini si è chiusa con l’incontro dei tassisti napoletani riuniti nella cooperativa Consortaxi, guidata da Ciro Langella, storico sindacalista della categoria, con un passato da consigliere comunale, prima con il centrodestra poi in Dema, il movimento dell’ex sindaco Luigi de Magistris. A margine dell’incontro Langella, ringraziando il leader del Carroccio, ha regalato come dono simbolico un cornetto portafortuna made in Napoli. «Abbiamo fatto una bella battaglia – esordisce il leader leghista - per difendere 40mila posti di lavoro in tutta Italia che qualche multinazionale avrebbe voluto mangiarsi via. Quindi, sono contento che a Napoli come a Torino, Milano, Bologna e Palermo continuino a lavorare donne e uomini con regolare licenza di taxi. Che il problema dell’Italia fossero 40mila tassisti era veramente incomprensibile. Arrivare in una sede con tanti lavoratori che dicono grazie è per me motivo d’orgoglio». Il tempo di un simpatico siparietto con un barista di via Ponte di Tappia accorso per offrire un caffè al senatore, che quest’ultimo subito aggiunge: «Daremo battaglia anche sui balneari, perché i decreti attuativi per chi gestisce le spiagge verranno approvati dal nuovo Governo. Bisogna quindi garantire a chi ha pagato una licenza di poter andare avanti a lavorare. Sono assolutamente due impegni che la Lega ha preso». Sui tassisti ribadisce: «C'è da chiudere finalmente il contenzioso tra taxi e Ncc, ma fare regali a multinazionali e Uber non fa parte del nostro Dna». 

Interpellato sulle priorità per il Sud, Salvini risponde che «il tema centrale» da cui ripartire «è il lavoro». «Non pensiamo ai bonus, agli aiutini – motiva - ma al diritto al lavoro e alle infrastrutture.

Sono stato prima a Giugliano, la battaglia alla camorra da ministro la porto nel cuore e non vedo l'ora che il prossimo Governo torni ad avere al centro la battaglia contro ogni tipo di mafia. Ma anche a Giugliano mi dicevano che non trovano manodopera nei loro locali perché c'è gente che dice “non mi conviene”. Al centro resta quindi il lavoro. A Napoli ci sono quasi 3mila tassisti e per me salvare 3mila posti di lavoro è motivo d'orgoglio». 

L’ex ministro dell’Interno rassicura poi indirettamente il sindaco Manfredi quando gli si chiede se un eventuale governo di centrodestra intenda confermare o meno gli impegni presi con il Patto per Napoli. Anche perché a rischio dissesto e con la necessità di un aiuto finanziario da parte del governo centrale non c’è solo il Comune di Napoli, ma centinaia di Comuni da Nord a Sud. «Il Patto per Napoli verrà riconfermato. Tutti gli aiuti previsti per i comuni in difficoltà al Sud, al Centro e al Nord vanno assolutamente mantenuti in un momento in cui i Comuni pagheranno delle bollette energetiche folli. Sono a rischio di chiusura case di riposo, scuole materne, uffici comunali; quindi, gli aiuti ai comuni non vanno toccati. Certo, bisogna avere sindaci che questi soldi li spendano bene. Diciamo – chiosa sull’argomento - che tutti i sindaci di sinistra che si sono succeduti a Napoli non hanno brillato per buona amministrazione e per utilizzo del denaro pubblico. Però non ci possono rimettere i cittadini». 

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Sull'autonomia differenziata delle Regioni, altro tema sensibile per gli amministratori del Sud, Salvini replica al governatore De Luca che aveva definito «un disastro» per le Regioni del Sud un’eventuale riforma in questo senso con la compartecipazione al 10% del gettito d’Iva per ogni Regione. «De Luca si deve mettere d'accordo con se stesso – risponde il senatore -. Io ricordo l'ultima volta in cui venni a Napoli che De Luca chiedeva l'autonomia differenziata». «L'autonomia – sottolinea - significa non togliere niente a nessuno ma premiare chi amministra meglio. Se la Campania vorrà gestire una competenza statale, spendendo di meno e facendo meglio, deve essere libera di farlo, senza togliere soldi a nessuno. Il bello dell'autonomia regionale è che viene premiata la buona amministrazione». Salvini, inoltre, afferma di avere già in mente chi potrebbe ricoprire l’incarico di futuro ministro del Sud in un ipotetico governo di centrodestra: «Chi sarà il nuovo Ministro del Sud? Una mezza idea ce l'ho, ma prima aspetto il voto degli italiani. Sarà un meridionale, ovviamente. Siamo una forza autonomista - spiega - e infatti in Campania candidiamo campani, in Sicilia candidiamo siciliani e in Abruzzo candidiamo abruzzesi. Altri partiti candidano gente a caso in giro per l'Italia, in Campania sono orgoglioso delle liste che abbiamo presentato». 

 

A chi gli chiede se preferirebbe affrontare egli stesso il segretario dem, Enrico Letta, in un duello tv, piuttosto che la presidente di FdI Giorgia Meloni, il capitano risponde così: «Io sarei curioso di confrontarmi con Letta e di chiedergli perché propone la tassa patrimoniale. Un confronto con Letta mi stimolerebbe, quando e dove vuole, dalle otto di mattina alle due di notte». Un’ultima battuta viene riservata alla nota influencer Chiara Ferragni che nelle ore scorse ha paventato il rischio di un’Italia in cui il diritto all’aborto potrebbe essere messo a rischio in caso di vittoria del centrodestra. «La Ferragni stia tranquilla che se sceglie la Lega non ci sarà nessun ritorno indietro». «L'ultima parola spetta alla donna – specifica il leader della Lega - io l'ho sempre detto, cancellare la 194 non è nel programma della Lega, semmai noi vogliamo migliorarla, aiutando ancor di più i centri di aiuto alla vita». 

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