Salvini torna a Napoli e lancia Molteni: toccherà a lui l'ultima parola sulle liste

Salvini torna a Napoli e lancia Molteni: toccherà a lui l'ultima parola sulle liste
di Carlo Porcaro
Sabato 2 Novembre 2019, 08:30 - Ultimo agg. 11:55
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Matteo Salvini torna a Napoli per annunciare la nuova organizzazione della Lega in Campania e porre le basi per le prossime elezioni regionali. Appuntamento martedì prossimo, alle ore 11, all'hotel Terminus di piazza Garibaldi, location scelta per la funzionalità ma anche per gestire al meglio eventuali proteste di piazza che si sono puntualmente ripetute ogni volta che è sceso in città. Ad accoglierlo ci saranno i massimi dirigenti locali della Lega a partire dal presidente regionale Gianluca Cantalamessa, la deputata Pina Castiello e l'europarlamentare Valentino Grant.

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C'è però una casella da riempire, quella del coordinatore regionale, rimasta vuota quando Raffaele Volpi è stato eletto alla presidenza del Copasir. Salvini ha già deciso il nome del sostituto e dovrebbe annunciarlo proprio martedì in un'apposita conferenza stampa. Tranne ripensamenti dell'ultima ora è Nicola Molteni, ex sottosegretario all'Interno e papà della nuova legge sulla legittima difesa. Sono circolati anche i nomi dell'ex sottosegretario all'Economia Massimo Garavaglia e del responsabile Giovani del Carroccio Andrea Crippa. Calerà dalle valli lombarde ancora una volta, quindi, un commissario del Nord per governare gli equilibri interni, le ambizioni personali, i casi giudiziari come quello che riguarda il segretario irpino Sabino Morano indagato in un'inchiesta di camorra.
 
 

C'è poi da sedersi al tavolo della coalizione del centrodestra per individuare il candidato governatore. La Lega intende essere centrale nella discussione, c'è quindi grande curiosità sulle indicazioni che darà martedì Salvini. La geografia nazionale, però, è rimasta invariato: la Campania spetta a Forza Italia con Carfagna o Caldoro, questi i nomi spesi da Berlusconi. Salvini lo rovescerà questo tavolo? Non si può escludere, benché sembri improbabile anche perché il leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ha usato parole positive per Caldoro ed in ogni caso confermato che la linea sarà collegiale. Di certo c'è che l'ex ministro dell'Interno vuole mettere la faccia sui prossimi appuntamenti elettorali. «lI sindaco clandestino offre case agli immigrati», disse prima dell'ultima visita a Napoli in merito a de Magistris. «In Campania da anni si assiste all'aumento di problemi ormai divenuti cronici nella sanità come le lunghe liste di attesa, l'emergenza rifiuti, trasporti poco efficienti», la battuta su De Luca. «Si alzi in piedi quando parla di noi», la replica del governatore.
 

Una volta nominato il commissario, la Lega costruirà la lista per le regionali: una voce in capitolo la reclama l'ex sindaco di Afragola Vincenzo Nespoli, bilanciato da Cantalamessa alla cui porta hanno bussato nell'ultimo anno tantissimi transfughi. Qui nessuno può dire al cento per cento di poter parlare e trattare a nome di Salvini. «Ci sarà un centrodestra aperto a tutte le liste civiche, a tutto ciò che non è Pd o 5Stelle - anticipò il leader leghista - Noi non abbiamo ancora un consigliere regionale della Lega, ci impegneremo per poter essere eletti e governare i modo diligente come la Lega fa nelle altre regioni. Quando eravamo al governo, abbiamo avuto attenzione su Napoli». Soprattutto in provincia di Napoli e nel casertano sono giunte numerose richieste di adesione alla Lega, con tutti i rischi che si corrono quando si vuole salire - in corsa con un fardello pesante - sul carro del vincitore. Il Carroccio per ora vanta soltanto un consigliere comunale a Napoli, Vincenzo Moretto. Poi non è presente in Consiglio regionale, almeno per il momento. L'obiettivo è radicarsi, aprire nuove sedi, sfondare nei ceti sociali borghesi dove persiste la riluttanza a votare un partito ed un leader che hanno spesso visto il Sud come luogo di vizi. Tempi lontani, alle ultime Europee la Lega ha ottenuto il 20 per cento, segno che il programma immigrazione-sicurezza è molto sentito anche a Napoli. Saranno le parole d'ordine delle prossime campagne elettorali.
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