Ospedale San Giovanni Bosco, De Luca: «Avanti con la gara per impresa di pulizia come un carro armato»

Ospedale San Giovanni Bosco, De Luca: «Avanti con la gara per impresa di pulizia come un carro armato»
di Paola Marano
Sabato 2 Febbraio 2019, 14:15 - Ultimo agg. 19:09
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«Andremo avanti come un carro armato e lo faremo portando avanti la gara pubblica per le pulizia all'Asl Napoli 1. Uno dei punti su cui riflettere molto è che da 15 anni non veniva fatta una gara pubblica per scegliere l'impresa che deve garantire i servizi di pulizia.  Se qualcuno pensa di creare emergenze per ottenere proroghe all'infinito, sappia che non ce ne saranno. La gara andrà avanti fino alla sua conclusione. E si selezionerà l'impresa  in maniera corretta e trasparente». Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, non addolcisce i toni sulla vicenda delle formiche all' ospedale San Giovanni Bosco e annuncia il proseguimento della procedura di selezione di un'impresa di pulizie all'Asl Napoli 1, che, secondo la sua versione, sarebbe una delle motivazioni più plausibili a quello che definisce un vero «biocottaggio». 

«C'è una sola persona in Italia che possa pensare che sia un fatto spontaneo quello che registriamo? - si è chiesto retoricamente il governatore a margine della presentazione del decreto sulla procrazione medicalmente assistita -  Abbiamo impegnato la commissione di indagine, abbiamo impegnato le facoltà di veterinaria, gli entomologi,  i nas, mancano solo i marines a fare la guerra alle formiche», ha ironizzato.
 


Per il numero uno di Palazzo Santa Lucia la soluzione risiede nel'eliminare «le presenze residue di camorra che ancora abbiamo nella sanità Campania. Noi non lavoriamo a Stoccolma, ma facciamo i conti con realtà dure, abbiamo buttato fuori quelli che gestivano abusIvamente un parcheggio al San Giovanni Bosco, adesso attendiamo lo sblocco dei finanziamenti del ministero per fare lavori di ristrutturazione che non vengono effettuati dal 1978».  

Sull'ipotesi di un sabotaggio interno, la posizione di De Luca è che «quanso si fa un rinnovamento così profondo e radicale quelli che godevano di rendite di posizione, quelli che non andavano a lavorare, quelli che non rispettavano i turni, quelli che pensavano di decidere con intimidazione o con le pressioni pseudosindacali, quelli che facevano il proprio comodo oggi non lo possono fare più. E dunque da questi non riceveremo applausi. Da questi riceveremo tentativi di ostruzionismo». 

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