Sanità, De Luca annuncia 7.600 assunzioni: salvi i precari in attesa di contratto

Sanità, De Luca annuncia 7.600 assunzioni: salvi i precari in attesa di contratto
di Ettore Mautone
Mercoledì 23 Gennaio 2019, 11:00 - Ultimo agg. 13:04
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Arriva ossigeno per la Sanità campana: dopo quasi 10 anni di apnea in pista l'assunzione di migliaia di medici, infermieri, amministrativi e tecnici. L'obiettivo è ripopolare le corsie dell'asfittico sistema sanitario regionale. Il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha firmato l'altro ieri, in qualità di commissario per la Sanità, i decreti relativi a 7.600 assunzioni che, nell'arco del prossimo triennio, mirano a rimpiazzare il personale che va in pensione, sostituire chi negli anni di blocco del turn-over ha lasciato un vuoto e a stabilizzare l'ultima fetta di precari, cosiddetti flessibili, rimasti al palo delle proroghe. I decreti, uno per ogni azienda sanitaria, giungono in scia al semaforo verde fatto scattare a fine dicembre al Piano ospedaliero presentato a Roma al tavolo tra Governo e Regione.
 
«Ho firmato i decreti per il piano per il personale della Sanità - ha detto De Luca a margine della conferenza stampa dell'iniziativa adotta un filosofo presentata da Alessandro Barbano - approvando l'assunzione di 7.600 dipendenti del settore in Campania. Si tratta - ha aggiunto - dei piani triennali per il personale di tutte le aziende sanitarie». Piani adottati con delibere firmate a fine dicembre dai manager sul filo di lana della scadenza dei termini (il 31 dicembre del 2018) fissati per avvalersi dell'iter della legge Madia. Fino al 50% dei posti messi a concorso nei prossimi tre anni potrà essere riservato ai titolari di partite Iva, collaboratori coordinati e contrattisti a progetto. L'unica esclusione riguarda gli interinali su cui la Regione, ma anche la stessa legge nazionale, non ha mai fatto scattare il semaforo verde nonostante il pressing dei sindacati.

Nell'attesa di conoscere il testo del decreto e il dettaglio della distribuzione tra aziende delle assunzioni programmate, si può per ora solo dedurre che c'è stata, nelle ultime settimane, una ridistribuzione e anche alcuni tagli. Nelle proposte di fine dicembre, infatti, il totale del fabbisogno ammontava a oltre 12mila unità nel triennio di cui 849 unità precarie. Dato che non conteneva ancora la ricognizione sui precari della Asl Napoli 1 (almeno un centinaio) né le necessità di personale della Asl Napoli 3. Quel che è certo è che la parte del leone la giocheranno la Asl Napoli 1, che parte da un vuoto in organico da colmare di ben 8056 unità, seguita da Salerno (846 caselle da riempire di cui 91 per i precari), Caserta (697 assunzioni di cui 281 precari). E poi l'Ospedale dei colli (579 assunzioni di cui 45 precari), la Vanvitelli (372 e 18), quindi la Federico II (364 e 132) e via via tutte le altre. Tra le aziende il solo Santobono si è portato in avanti con il lavoro avendo bandito già concorsi per personale amministrativo e sanitario. La Asl di Salerno ha stilato invece l'elenco nominativo dei precari da assorbire e la Asl Napoli 1 ha avviato per ora la ricognizione dei flessibili da individuare sul totale.

Punta sul nuovo personale in arrivo (372 unità nel triennio) il policlinico del centro storico per attivare per la prima volta nella sua storia un pronto soccorso vero. Entro fine anno, accanto all'attuale urgenza di ostetricia (posta di fronte agli Incurabili) sorgerà un'emergency dotata di una medicina di urgenza con annessi 4 posti di Osservazione, Chirurgia di urgenza e toracica e rianimazione. «Il pronto soccorso - avverte il manager Maurizio Di Mauro - è un progetto inserito nel piano ospedaliero. Avremo un nuovo complesso operatorio e nuove tecnologie già acquistate (una nuova Tac 125 slide e una Risonanza magnetica 3 tesla inserita nel percorso assistenziale di pazienti neurologici importanti)». Più complesso l'iter per replicare in collina all'altro policlinico un allargamento dell'offerta in Urgenza in un'area dove ci sono già il Cto, il Cardarelli e l'azienda dei Colli.
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