«La Campania è l'unica regione d'Italia in cui la sanità privata agisce di fatto in regime di monopolio, con oltre l'80% delle prestazioni complessive ed un fatturato spaventoso. Ormai la riabilitazione è diventata la gallina dalle uova d'oro. Eppure, continuano a non essere rispettate le regole e il dumping contrattuale agisce da padrone, creando concorrenza sleale. È arrivato il tempo di fare pulizia in questo comparto ed avviare la reinternalizzazione, che costa sicuramente di meno». Così il leader della Cisl Funzione Pubblica Lorenzo Medici.
«Abbiamo - dice - liste d'attesa che superano i due anni, che fanno ulteriormente aumentare i costi perché gli ictati e gli altri riabilitandi sono costretti a ricorrere agli ospedali per riacquisire l'efficienza originaria.
Sul dumping la Cisl esprime apprezzamento per l'iniziativa assunta dalla Giunta regionale del Lazio, che si è costituita in giudizio dinanzi alla Corte costituzionale per difendere la norma della legge 13/2018, la quale impone che il personale sanitario dedicato ai servizi alla persona delle strutture private accreditate deve avere un rapporto di lavoro di dipendenza regolato dal contratto collettivo nazionale. E chiede al presidente De Luca di prendere esempio dai colleghi del Lazio.
«Così - sottolinea il segretario generale Medici - il governatore diventa credibile, anziché far finta di indignarsi senza muovere un dito e limitandosi a lanciare la palla a Roma, come fa sempre più spesso negli ultimi tempi. La strada da percorrere è una sola: nelle more della riorganizzazione del sistema, non bisogna finanziare le aziende che non applicano i contratti di lavoro. I soldi pubblici sono dei cittadini che pagano le tasse, e vanno dati a quelli che garantiscono al meglio il diritto alla salute e rispettano le regole, a partire dai contratti».