Sanità privata in guerra contro De Luca: esposti a Procura e Corte dei Conti

Sanità privata in guerra contro De Luca: esposti a Procura e Corte dei Conti
Giovedì 17 Maggio 2018, 19:26
2 Minuti di Lettura
Un esposto in Procura e uno alla Corte dei Conti contro il presidente della Regione Campania e commissario per la sanità, Vincenzo De Luca, «dopo l'annuncio dei nuovi contratti biennali con la sanità privata» e soprattutto «le accuse mosse dal primo inquilino di palazzo Santa Lucia nei confronti del comparto della laboratoristica». Ad annunciarlo, nel corso di una conferenza stampa, i rappresentanti di sette associazioni di categoria della specialistica ambulatoriale privata accreditata (FederLab, Aspat, Snr, FederCardio, Anisap, Aisa e Centri Antidiabete) riunite ieri all'hotel Mediterraneo di Napoli.

Presente all'incontro «al fianco dei laboratoristi offesi» anche il presidente nazionale dei Biologi Vincenzo D'Anna, il quale ha spiegato che l'esposto alla Procura sarà «per abuso d'ufficio dal momento che l'unica Asl che non adempie al monitoraggio trimestrale della spesa, consentendo così lo sviamento dei pazienti provenienti da altre zone della Campania, è quella salernitana». L'esposto alla Corte dei Conti invece, ha spiegato l'ex parlamentare, è dovuto al fatto che «dai dati regionali si evince una sottostima del fabbisogno rispetto alle indicazioni del progetto Mattoni, ovvero dei dati di programmazione consigliati dal ministero con una diminuzione di 4,5 milioni di prestazioni all'anno di cui 2,7 di prestazioni di laboratorio». «La Corte dei Conti, inoltre, sarà anche chiamata a valutare la violazione della legge sulla spending review», ha poi precisato D'Anna sfidando il governatore ad un confronto in tv.  «De Luca mente sapendo di mentire» ha sbottato il leader dei Biologi. «Invece di fare sproloqui che non hanno né capo e né coda - ha proseguito - si assuma le responsabilità delle scelte che fa e delle parole che dice nella sua doppia veste di commissario e governatore. Non ha più nessuno a cui rivolgersi per scaricare le colpe della sua inefficienza».
© RIPRODUZIONE RISERVATA