Salerno sede del deposito farmaci,
la Cisl attacca: «Era meglio Nola»

Salerno sede del deposito farmaci, la Cisl attacca: «Era meglio Nola»
Sabato 12 Febbraio 2022, 15:33
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«Siamo davanti all'ennesima scelta scellerata della Regione e del suo presidente-assessore alla sanità De Luca. Come si fa ad individuare Salerno come sede per il deposito farmaci per tutta la Campania, visto che ha solo 2 aziende contro le 9 di Napoli tra Asl e ospedali di rilievo nazionale? Chi ha deciso cosa? Ed in base a quale valutazione oggettiva, dando per ovvio in partenza che le richieste per la città capoluogo sono 5 volte superiori ed impongono per definizione uno spazio per prelevare le medicine il più possibile vicino alle strutture che ne fanno richiesta?». Lorenzo Medici, segretario generale della Cisl Funzione Pubblica regionale, va all'attacco.

«Niente contro Salerno, ci mancherebbe, ma le scelte su un territorio così vasto come quello campano, soprattutto in un settore dove l'emergenza e l'urgenza hanno bisogno di soluzioni immediate, devono essere ispirate a motivi di idoneità ed economicità, non alle logiche di appartenenza che dominano nell'atteggiamento del governatore. E il territorio indicato non risponde a queste esigenze. È certamente molto più centrale Nola, dove insistono Interporto e Cis, ed ha tutte le province vicine.

E mi auguro che non si punti anche a terreni da acquistare, perché sarebbe uno spreco abnorme a fronte delle tante proprietà pubbliche delle Asl, regolarmente non sfruttate», aggiunge.

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Il sindacato chiede di fare piena luce su questa vicenda. E si rivolge da un lato agli organismi deputati affinchè intervengano e verifichino cosa sta succedendo, e dall'altro alla politica, in particolare alla lista «Campania Libera» ispirata dal presidente.

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«Visto che vi chiamate così – conclude Medici rivolto agli eletti – quando pensate di liberarvi veramente da chi è ormai alle prese con un autoritarismo che non fa bene a nessuno, e che lo porta a privilegiare la sua città, come sta facendo con i finanziamenti per il Ruggi mentre a Caserta i lavori per il Policlinico sono fermi per mancanza di soldi, anziché a governare tutta la Campania con equilibrio e nel rispetto delle leggi, di tutte le altre istituzioni, nazionali e locali, e delle rappresentanze organizzate?».

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