«Napule è», «Bella Ciao» e pernacchia: piazza Dante invasa da migliaia di sardine

«Napule è», «Bella Ciao» e pernacchia: piazza Dante invasa da migliaia di sardine
di Paola Marano
Sabato 30 Novembre 2019, 18:45 - Ultimo agg. 1 Dicembre, 09:30
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Flash mob delle «sardine» a Napoli. Dopo Bologna, Modena e Sorrento, l'opposizione al segretario della Lega Salvini tocca il capoluogo campano: alle 19 parte la manifestazione in piazza Dante (spostata dall'originaria sede di piazza del Gesù) e organizzata sui social. All'inizio del presidio gli organizzatori hanno trasmesso la «pernacchia» di Eduardo de Filippo, urlando tutti in coro « Napoli non si lega» mentre è partita una grande pernacchia collettiva. «Siamo in 10mila», dicono i partecipanti al raduno.
 



Quello di stasera è il primo evento che si tiene a Napoli ed è stato convocato attraverso tre diversi gruppi Facebook: « Napoli non si lega», «Sardine napoletane» e «Sardine - Napoli non si lega». In molti sono arrivati in piazza Dante «armati» di sardine di cartone. Ai piedi del Convitto nazionale Vittorio Emanuele sono stati posti un microfono e delle casse per eventuali comunicazioni, non è comunque previsto un comizio. Prima «Napule è», classico di Pino Daniele, appena accennata da chitarra e flauto, poi «Bella Ciao», diventata ormai inno non ufficiale del movimento delle sardine. Con queste due canzoni ha preso vita il flash mob delle sardine in piazza Dante. Le due canzoni sono state eseguite dalla Scalzabanda, orchestra composta da giovani del quartiere Montesanto che fa capo alla onlus omonima. 
 
 

Una piazza piena di persone di tutte le età, colorata dalle famose 'sardine di cartone e da messaggi di accoglienza e tolleranza, ma anche di provocazione contro il segretario della Lega. «Basta politica di odio e Intolleranza, al personaggio poltico che vogliamo così fortemente contestare - dice Antonella Cerciello, una delle organizzatrici, nel discorso di apertura davanti al convitto di piazza Dante - siamo dalla parte di chi disprezza gli essere umani. I napoletani leggono ancora negli occhi del segretario della Lega il disprezzo. Chi se lo dimentica che invitava il vesuvio a lavarci con il fuoco". Secondo gli organizzatori «la politica soffia sul fuoco delle paure, se riusciamo a governare la paura abbiamo vinto oggi abbiamo vinto». Infine i leader delle sardine rivolgono «un pensiero ai fratelli calabresi che tra poco saranno chiamati al voto. La prima regione d'Italia che potrebbe legarsi, non ci leghiamo». «Sardine a Napoli, ora. Sono contento quando vedo piazze piene di persone in movimento per i diritti e le libertà, piazze di ossigeno democratico, senza sponsor e padroni«. Così su Twitter il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.

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