Lo aveva scritto in un post sui social che quell'esclusione dal Festival di Ravello non l'aveva gradita. Ed oggi proprio da Ravello, ma nel corso di un evento promosso dall'associazione Tlon, ha attaccato duramente il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca. Lo scrittore Roberto Saviano lo ha detto senza mezzi termini sostenendo che «quello che è successo è stato molto brutto, terribile. Non è esiste che un festival molto importante, come quello di Ravello, cancelli un ospite non gradito».
La vicenda ha avuto inizio nel giugno scorso quando il nome di Saviano, inserito tra quelli da invitare, fu poi cancellato: non sarebbe stato in linea con gli scopi della Fondazione. «Quando diventi sindaco o presidente sei presidente di tutti, anche di chi non ti ha votato, anche di chi non ti supporta e sopporta» ha attaccato ancora Saviano dicendo che a suo giudizio la Fondazione non è solo musica. «È una fesseria dire che il festival di Ravello sia solo musica, la vocazione negli ultimi anni è stata molto complessa». «Io mi chiedo che danno poteva generare un dibattito - ha proseguito - ma non è pensabile dire questo sì e questo no».
L'esclusione dell'autore di Gomorra provocò le dimissioni dello scrittore Antonio Scurati (presidente della Fondazione Ravello) che questa sera insieme con Isaia Sales, col sociologo Domenico De Masi, era ad ascoltarlo. Al dibattito sono intervenuti anche Pif, Maura Gancitano e Andrea Colamedici. A cercare di stemperare la tensione è stato all'inizio del dibattito il sindaco di Ravello, Salvatore De Martino: «Saviano è sempre il benvenuto».
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