Scabec, le dimissioni sono un bluff: Tartaglione e Salzano non lasciano

Scabec, le dimissioni sono un bluff: Tartaglione e Salzano non lasciano
di Adolfo Pappalardo
Venerdì 8 Aprile 2022, 23:50 - Ultimo agg. 10 Aprile, 13:39
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Doveva essere il giorno chiarificatore su Scabec. Da un lato l’assemblea tra il cda, dimissionario, e il suo socio unico (la Regione); dall’altro il question time in consiglio su interrogazione del consigliere leghista Severino Nappi. Alla fine solo la seconda parte va in scena mentre l’assemblea è stata spostata a lunedì alle 12. E lì, in quella sede, la presidente Assunta Tartaglione e Aniello Salzano, l’altro membro del Cda, non faranno altro che discutere della relazione già preparata che porta già in calce le loro dimissioni. 

Tra le varie interrogazioni l’attenzione ieri è tutta sulla Scabec, la partecipata regionale delegata alla promozione culturale da giorni nell’occhio del ciclone per un rosso di quasi 4 milioni di euro. Ex gioiellino del governatore De Luca la partecipata pur dovendosi occupare di cultura è stata esclusa da qualsiasi finanziamento o ruolo per le iniziative di Procida capitale che si apre oggi. Fondi che, secondo l’ex sindaco di Salerno, ammontano sì a 15 milioni di euro (ma sarebbero la metà secondo Nappi) ma «non sussiste nella sostanza alcuna somma effettivamente destinata a Scabec», scrive il consigliere nell’interrogazione. Come mai questa clamorosa esclusione? C’entra la tempesta di questi giorni? Anche perché per Procida sono stati coinvolti diversi soggetti regionali ad esclusione proprio della Scabec che, sinora, ha praticamente sopperito alla mancanza di un assessorato alla Cultura. 

Nell’aula del consiglio è l’assessore regionale alle attività produttive Antonio Marchiello a rispondere a nche se non entra nel merito dello scontro politico su Scabec ma si limita ad elencare i finanziamenti per le varie partecipate nell’ambito delle celebrazioni di Procida.

«La fondazione Ifel ha strutturata competenza per le azioni di rafforzamento della capacita amministrativa e la Film Commission ha indubbiamente nella sua mission istituzionale le finalità richieste mentre la Scabec - spiega l’assessore regionale - è risultata affidataria per un importo di 500mila euro».

Nel mezzo chiarisce che per Procida sono stati stanziati poco più di 8,7 milioni di euro. 

«Accordi già raggiunti per bandi di gara ancora da espletare, conti che non tornano, milioni di euro, sui 15 annunciati da De Luca, di cui non c’è traccia», è la controreplica di Nappi. Poi il componente della Commissione Trasparenza attacca: «Capita solo in Deluchistan, dove anche i provvedimenti per Procida Capitale della Cultura sembrano essere diventati una dimensione nebulosa che nega ai campani la risposta alla domanda più ovvia: con quale parametro si sceglie di far partecipare alle attività delle società piuttosto che altre. E si esclude Scabec, la partecipata nata per la promozione della cultura in Campania, e che si trova in pieno caos amministrativo-finanziario?».  

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Ma il nodo è sempre il ruolo da comprimario affidato a Scabec nonostante la partecipata si occupi prorpio di promozione culturale. «È per il fatto forse - sottolinea - dei riflettori che si sono accesi sulla società, per i controlli che fanno emergere un quadro inquietante rispetto alla sua gestione?», si domanda il consigliere leghista che punzecchia: «La verità è che anche Procida sembra essere diventato un affare per pochi, sul quale è necessario utilizzare massima attenzione». 

Per capire il futuro della Scabec, invece, si dovrà aspettare lunedì dopo l’assemblea con la Regione. Anche se non sono molte le alternative: liquidarla o ripianare il rosso spalmandolo su 5 anni. Ma per entrambi serve il voto in consiglio regionale.  

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