Scabec, corsa a due per la presidenza: in campo Vicinanza e Tartaglione

Scabec, corsa a due per la presidenza: in campo Vicinanza e Tartaglione
di Davide Cerbone
Martedì 23 Novembre 2021, 12:30 - Ultimo agg. 15:19
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È una corsa a due, quella per il timone di Scabec, la società in house della Regione cui sono affidate la promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale campano. Nel giorno in cui Antonio Bottiglieri, l'uomo di fiducia al quale il presidente Vincenzo De Luca affidò nel gennaio del 2017 le redini della società di servizi, si appresta a lasciare, a Palazzo Santa Lucia si sceglie il nuovo amministratore unico. 

Così, in un gioco di porte girevoli, mentre l'uscente prepara gli ultimi bagagli, il prossimo inquilino di via Orsini già avanza il passo. Nei giorni scorsi era circolato con insistenza il nome di Luigi Vicinanza, che lo stesso Bottiglieri avrebbe indicato per la successione. Nato a Castellammare di Stabia, Vicinanza, classe 1956, è giornalista come l'ormai ex amministratore: corrispondente de L'Unità negli anni 80, caposervizio a Repubblica ha guidato dal 1994 al 2004 la redazione napoletana. Dopo due anni da vicedirettore a Il Mattino, ha diretto La Città di Salerno, L'Espresso e Il Tirreno. Attualmente è condirettore editoriale di Gedi News Network e presiede il Cda della Fondazione Cives, che gestisce il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano ed ha come soci il Comune di Ercolano, la Città metropolitana di Napoli e, appunto, la Regione. Nelle ultime ore, però, è spuntato un nome più eminentemente politico: quello di Assunta Tartaglione, avvocato civilista, già parlamentare e segretario regionale del Pd fino al marzo 2018, che proprio De Luca agli inizi di gennaio 2019 ha nominato come consulente per le tematiche «inerenti ai rapporti con gli ordini professionali» della Regione.

Secondo indiscrezioni, sarà lei a spuntarla. In ogni caso, per Scabec dovrebbe essere ripristinata una governance plurale, con di un Cda. Ma sullo sfondo resta la prospettiva di un'agenzia campana della cultura che dovrebbe in qualche modo sopperire alla mancanza del relativo assessorato in seno alla giunta regionale. Caterina Miraglia, titolare della Cultura con Caldoro fino al 2015, infatti, non ha mai avuto un successore. 

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