Casini presenta il suo libro: «Oggi partiti personali. Scudetto al Napoli? Speriamo sia questo l'anno buono»

L'ex presidente della Camera sul federalismo: non si penalizzi una parte del Paese

Casini a Napoli
Casini a Napoli
Sabato 28 Gennaio 2023, 18:43 - Ultimo agg. 20:06
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«È molto importante che l'Italia individui una linea, anche per quanto riguarda il federalismo, che in nessun modo possa essere penalizzante di una parte del paese perché l'Italia è forte, è grande, importante perchè c'è tutto questo paese e Napoli è capitale del mezzogiorno». Lo ha detto Pier Ferdinando Casini, a Napoli, alla presentazione del suo libro 'C'era una volta la politica'. «Pensiamo al ruolo che ha nel Mediterraneo e quello che significa oggi il Mediterraneo per l'Italia e l'Europa - ha sottolineato -. Quindi direi che nessuno si può consentire di penalizzare il Mezzogiorno e tantomeno Napoli e la Campania».  Ancora: «I partiti sono quasi tutti personali, c'è il partito della Meloni, di Salvini, di Conte. Il Pd è un po' diverso ma ha altri problemi nei quali non voglio entrare per non rischiare la scomunica. Facendo un partito hanno pensato che i partiti personali potessero sostituire quelli tradizionali, invece c'è bisogno di un radicamento vero». Di qui l'invito a «non prendersi troppo sul serio». E poi, «diffidate dagli uomini politici che si sentono così importanti perché siamo molto relativi tutti noi. Bisogna avere il senso del limite, guai a potersi ritenere padrone e dominus perché questa è eresia anche per la politica. Diffidate dagli uomini politici che si sentono così importanti».

«Napoli è una risorsa per l'Italia speriamo che quest'anno sia l'anno buono per lo scudetto perché anche noi tifosi del Bologna, come di molte altre città italiane, speriamo che il Napoli quest'anno torni a vincere lo scudetto», ha affermato a proposito del campionato.

Poi ha parlato del suo libro: «provocatorio», lo ha definito, e allo stesso tempo un «atto di fiducia» nella politica per «far riflettere la gente che c'è ancora bisogno della politica», di quella piena di «competenza, professionalità» perché «nessun dilettantismo in politica potrà sostituire la buona politica».

«Non dobbiamo solo declinare la politica al passato, dobbiamo farci i conti - ha detto in presenza del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, di Mara Carfagna, di Dario Franceschini - Possiamo cercare di pensare che l'antipolitica sostituisce la politica, che la competenza e la professionalità non servono ma alla fine ci si deve rifare ai competenti e professionali».

In merito alle polemiche che sono nate contro la casta e le campagne contro i vaccini: «Poi, alla fine, tutti ci siamo andati a vaccinare. Oggi serve una preparazione all'accesso della politica bisogna fare la buona politica arricchendola di professionalità e competenza non con gente che arriva lì e il giorno fa il ministro senza sapere nulla dei problemi dell'Italia».

Infine, una nota sulla guerra in Ucraina. «Abbiamo pensato che la Russia e Putin potessero essere associati ai paesi democratici. Putin ripetutamente con le scelte che ha fatto, dalla Georgia all'Ucraina, ha detto chiaramente che non vuole avere a che fare con l'Occidente». Lo ha sottolineato Pier Ferdinando, e ha aggiunto: «E magari vorrebbe rappresentare anche la difesa della cultura cristiana...».

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