«Così la Campania torna in classe,
​nodo periferie con pochi vaccinati»

«Così la Campania torna in classe, nodo periferie con pochi vaccinati»
di Mariagiovanna Capone
Domenica 5 Settembre 2021, 08:41 - Ultimo agg. 6 Settembre, 07:06
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Green pass, campagna vaccinale, edilizia scolastica, trasporti. Per l'assessore regionale all'Istruzione Lucia Fortini sono giorni di grande lavoro per far sì che l'avvio dell'anno scolastico sia privo di intoppi. Il 15 settembre, ma alcune scuole inizieranno uno o due giorni prima in virtù dell'autonomia, la campanella suonerà per tutti gli studenti di ogni ordine e grado. Una novità, visti gli ultimi due anni complicati dalla pandemia e da stop and go differenziati, sia per decisioni fissate dal governo che per complicanze territoriali, come purtroppo avvenuto in Campania zona Rossa a singhiozzo.

Assessore, il 15 settembre siamo pronti alla ripartenza al 100%?
«Certo che lo siamo.

Stiamo lavorando affinché personale scolastico e studenti trovino le condizioni di sicurezza migliori possibili, puntando su controlli e campagna vaccinale. Dopo due anni di sacrifici, questi ragazzi meritano tutta la nostra dedizione. Non abbiamo mai pensato a un rinvio come qualche fake news diffusa da qualcuno, anzi tra poco esce anche il bando Scuola Viva che ribadisce il nostro impegno al ritorno in aula con nuovi progetti da finanziare».

Quali sono i punti cruciali per mantenere la soglia dell'attenzione alta?
«C'è poco da girarci intorno: l'unico modo che abbiamo per sconfiggere il Covid è la vaccinazione. La Regione Campania si è impegnata immediatamente a sensibilizzare i cittadini, puntando subito sul personale scolastico, consci del loro ruolo. Siamo stati i primi a ottenere il 100% dei vaccinati nella scuola: andrebbero ringraziati uno per uno per la responsabilità dimostrata. Anche i ragazzi stanno dimostrando lo stesso zelo: i maturandi si sono vaccinati, i liceali idem, con adesioni dal 49 al 77%, rispettivamente dai 14 ai 19 anni. La sfida ora è arrivare almeno al 75-80% di adesioni anche nella fascia d'età più bassa. Per questo abbiamo chiesto ai dirigenti di far arrivare nelle scuole superiori di secondo grado i camper con i sanitari pronti a vaccinare chi si sente pronto. Con l'Asl Napoli 1 abbiamo individuato i quartieri cittadini con meno vaccinati e lì insisteremo per informarli adeguatamente: le adesioni più basse finora sono al distretto 30, cioè Miano, Secondigliano e San Pietro a Patierno. Ha aderito appena il 47%, contro il 76% dei giovani di Vomero e Arenella».

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E per i ragazzi dai 12 ai 13 anni?
«Visto che le adesioni sono basse, abbiamo pensato fosse meglio puntare su tamponi rapidi salivari per scuola primaria e medie: faremo monitoraggio in 250 Istituti Sentinella su studenti dai 6 ai 13 anni su base volontaria. Sono test poco invasivi e facili da eseguire, anche a casa: bastoncini da strusciare su lingua e guance, questo è tutto. Questo monitoraggio ci permetterà di contenere la circolazione del virus tra chi non può vaccinarsi, quindi evitare cluster e focolai. L'arma più incisiva resta comunque il vaccino. Comprendo il timore delle famiglie nel vaccinare i propri figli ma è fondamentale credere e affidarsi alla scienza».

I controlli dei Green Pass non hanno creato disagi?
«No, solo il tempo necessario per eseguire il check manualmente, che con l'App del ministero sarà risolto. Tuttavia abbiamo scritto a ministero della Salute per segnalare personale che dopo la prima dose ha avuto il Covid e quindi il sistema non gli permette l'ingresso. Accade in tutta Italia, presto risolveranno».
Perché è stato esteso al personale non scolastico il controllo agli ingressi?
«Il presidente De Luca ha voluto dare un segnale forte e chiaro a chi stava creando problemi ai dirigenti. Nella riunione di giovedì in molti hanno segnalato genitori e custodi no Vax piuttosto agguerriti e pronti a sfidare i controlli. L'ordinanza è uno strumento per tutelare la salute di tutti contro queste persone esterne. L'altra ordinanza, sugli abbonamenti gratuiti solo ai possessori di Green Pass, nasce per valorizzare chi si è già vaccinato. Sono 130mila pass che di consueto destiniamo a chi ha basso Isee, quest'anno serve anche il certificato verde».

Dalla riunione è emerso qualche altro problema?
«L'edilizia scolastica, argomento non di nostra competenza ma affidata a Comuni e Città metropolitane: i fondi ministeriali sono disponibili, qualcosa potranno migliorare. E trasporti, di cui non sono responsabile. Giovedì è arrivato l'ok dal tavolo in prefettura che ha ritenuto idoneo il piano dei trasporti già adottato a fine aprile. Agli inizi di ottobre ci sarà un nuovo monitoraggio per valutare una eventuale rimodulazione delle corse».

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