Ufficio scolastico regionale, lite tra governo e Regione per la guida in Campania

Ufficio scolastico regionale, lite tra governo e Regione per la guida in Campania
di Mariagiovanna Capone
Domenica 10 Ottobre 2021, 22:33 - Ultimo agg. 12 Ottobre, 08:52
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C’è un clima di agitazione al Ministero dell’Istruzione, con la casella vuota della direzione generale dell’Ufficio scolastico regionale della Campania da completare. La poltrona è vacante dal primo ottobre per ferie non godute, sebbene il pluri prorogato contratto dell’uscente Luisa Franzese avesse come scadenza il 31 ottobre, sostituita in fretta e furia per la fase di transizione dal dirigente Fabrizio Perrella dell’Ufficio I. I candidati interessati al prestigioso incarico dirigenziale hanno tempo fino alle 12.30 di oggi per inviare la loro proposta, ma nel frattempo gli animi iniziano a scaldarsi su chi guiderà la struttura di Ponte della Maddalena, con da una parte la Regione Campania che chiede una figura di alto profilo, grande competenza e soprattutto incarichi non rinnovabili per non generare un monopolio decennale (se si considera il precedente incarico di provveditore di Napoli) come accaduto con Franzese, e dall’altra il MI che invece vorrebbe un giovane alla prima esperienza in grado di portare a termine due mandati. La terna che potrebbe venir fuori da mercoledì in poi e sussurrata tra i corridoi del ministero è composta da Ettore Acerra, attuale direttore dell’Usr della Liguria, Antimo Ponticiello, direttore generale del Ministero dell’Istruzione per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico, ed Elisabetta Barone, attuale dirigente scolastica del liceo Alfano di Salerno che ha corso alle ultime elezioni comunali come sindaco arrivando seconda. In alternativa nella tera, c’è la favorita dai dirigenti scolastici vicini all’uscente Franzese: è Monica Matano, attuale dirigente dell’Ambito territoriale di Caserta. 

Fin dal suo insediamento, il ministro Bianchi ha puntato su un clima collaborativo e disteso, soprattutto dopo l’era Azzolina che ha scambiato dei clamorosi botta e risposta con il governatore Vincenzo De Luca, che in piena pandemia scelse una linea molto più rigide sulla scuola.

Con il cambio di governo, le tensioni si sono azzerate, ma ora potrebbero fare di nuovo capolino in conseguenza alla scelta del nuovo direttore generale dell’Usr Campania. La linea della Regione è chiara da mesi al ministro Bianchi: c’è l’esigenza di creare un avvicendamento a ogni mandato per evitare che ci sia la stessa persona oltre i tre anni, come invece è accaduto con l’uscente Franzese. 

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Ettore Acerra è tra le figure «autorevoli e competenti» che la Regione vedrebbe bene alla guida dell’Usr campano. Classe 1958, nato a Roma ma cresciuto a Nola, ha una laurea in Agraria alla Federico II, ed è l’attuale dirigente dell’Usr della Liguria, incarico ottenuto nel luglio 2020. Conosce perfettamente l’ambiente scolastico campano essendo stato prima docente e poi dirigente (oltre 20 anni) in scuole di Volla, Marigliano, Afragola, Nola e Napoli, oltre che per otto anni a Torino e tre a Venafro. Stimatissimo dai colleghi campani, che ne esaltano le doti manageriali e diplomatiche,  Acerra potrebbe dirigere l’Usr della Campania per un solo mandato, poiché ha da ultimare solo 4 anni prima della pensione.

Diretto antagonista è invece Antimo Ponticiello, classe 1978 con una laurea in Giurisprudenza e una carriera esclusivamente dirigenziale. Ad appena 34 anni ha infatti guidato l’Ambito Territoriale di Ferrara, cui sono seguiti incarichi sempre all’Usr dell’Emilia Romagna e dallo scorso anno è direttore generale al MI a Roma. A caldeggiare la sua nomina all’Usr Campania è Stefano Versari, ex direttore generale in Emilia Romagna, chiamato a Roma da Bianchi per guidare il Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione. Vista la giovane età, Ponticiello potrebbe garantire il doppio mandato. 

Oltre a questi due nomi dati per certi, nella terna che sarà resa nota mercoledì, da cui uscirà il futuro direttore da annunciare entro una settimana, potrebbe esserci Elisabetta Barone, laurea in Filosofia e dirigente del liceo Alfano ed esperienza in scuole del salernitano, che la scorsa settimana ha perso la sua corsa al municipio di Salerno appoggiata da M5S e sinistra antideluchiana, appoggiata dall’ex ministra Azzolina. Il ruolo da consigliera comunale potrebbe però farla desistere nel consegnare la candidatura. C’è poi Monica Matano, che ha maturato un’ampia esperienza dirigenziale, in particolare all’Ambito territoriale di Caserta, Salerno e Benevento. Sammaritana del ’78, laurea in Giurisprudenza, avrebbe l’appoggio dell’uscente Franzese. 

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