Sindaco di Napoli, Maresca a colloquio con Salvini e Meloni ma è gelo sui simboli

Sindaco di Napoli, Maresca a colloquio con Salvini e Meloni ma è gelo sui simboli
di Carlo Porcaro
Venerdì 18 Dicembre 2020, 09:28 - Ultimo agg. 14:58
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Si complica, come previsto, la strada del magistrato Catello Maresca verso Palazzo San Giacomo come candidato sindaco del centrodestra. Nelle ultime ore è stato compiuto un passo in avanti, ma anche uno indietro. A quanto trapela, infatti, l'ex pm anticamorra ha parlato con i leader nazionali della Lega e di Fratelli d'Italia, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Due colloqui telefonici all'insegna della conoscenza reciproca per valutare la fattibilità dell'appoggio dei due partiti al progetto civico di Maresca, che aveva già parlato con il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi da cui domenica scorsa era arrivato il via libera definitivo. I toni, a quanto pare, sono stati garbati ma anche chiari dal punto di vista della linea politica da mantenere. Salvini, avendo per primo spinto a favore del civismo per gli aspiranti sindaci delle grandi città chiamate al voto nella prossima primavera, vede di buon occhio il metodo da seguire e si è dichiarato disponibile al dialogo, ma non intende retrocedere - almeno al momento - sul fronte della presentazione del simbolo: sì ad un candidato civico (c'è l'imprenditore Gianluigi Cimmino che ne ha tessuto le lodi, per esempio), ma poi la politica non può rinunciare a svolgere il suo ruolo, è la linea della Lega che intanto si sta radicando sul territorio come non era mai avvenuto finora. Viste le diffidenze dei napoletani verso il Carroccio, c'è una squadra in costruzione che pesca molto nella società civile.


L'OSTACOLO
Ancora più netta in merito alla loro presenza sulla futura scheda elettorale la posizione della Meloni. «Abbiamo una tradizione che rivendichiamo con orgoglio, non rinunciamo al simbolo», il messaggio del numero uno di Fdi che ha evidenziato la sua stima verso la professionalità di Maresca («Ho cominciato a fare politica quando uccisero Falcone», gli ha ricordato). «Non posso essere il candidato di un partito, mi sento un uomo delle istituzioni: sto ancora valutando», la posizione espressa dal sostituto procuratore che quindi non ha ancora sciolto le riserve sulla sua discesa in campo. Il confronto era necessario anzi doveroso per comprendere se gli ostacoli sono superiori alle opportunità e l'esito delle due telefonate non è particolarmente positivo. Lusingato dalle sollecitazioni che sta ricevendo, Maresca vuole infatti partire dalle sue liste civiche: «Sono tentato dalla candidatura, ma ci tengo molto alla mia professione. Sono un magistrato, un rappresentante delle istituzioni», avrebbe aggiunto. Ieri a Roma Maresca ha anche incontrato i dirigenti nazionali e locali del partito della Meloni per uno scambio di opinioni successivo alla telefonata. Evidente che la strada verso Palazzo San Giacomo già non si presentava facilissima. Se il centrosinistra sta partendo dall'asse del Governo nazionale Pd-Cinquestelle, nel centrodestra la certezza è quella di puntare su un esponente della società civile. Come detto, oltre a Maresca, sono in campo l'amministratore di Yamamay-Carpisa Cimmino e l'avvocato Sergio Rastrelli, rispettivamente sponsorizzati oppure semplicemente graditi da Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia. Le vie della politica sono infinite, ma per il sostituto procuratore appaiono molto in salita. Pur ammettendo piena disponibilità al confronto, il leader di Fdi in Campania Edmondo Cirielli aggiunge: «Rispettiamo i suoi dubbi, aspettiamo che sciolga le riserve, non abbiamo alcuna preclusione. Ci confronteremo anche in altre occasioni». Parole di grande equilibrio. La questione del simbolo resta però imprescindibile. «La destra tradizionalmente vede bene i massimi rappresentanti istituzionali, ha grande rispetto per le funzioni, ma abbiamo anche una storia da rivendicare con orgoglio, per noi il problema politico del nostro simbolo a Napoli sussiste - spiega Cirielli - Va precisato che Maresca non ha detto che non vuole i partiti. Abbiamo come candidato Sergio Rastrelli, grande professionista che difende le forze dell'ordine, adesso vediamo il ragionamento con gli alleati».

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