Stefano Patuanelli al mercato di Campagna Amica di Fuorigrotta: «Così cambiamo il sistema agroalimentare italiano»

Stefano Patuanelli al mercato di Campagna Amica di Fuorigrotta: «Così cambiamo il sistema agroalimentare italiano»
di Emma Onorato
Venerdì 24 Settembre 2021, 13:36 - Ultimo agg. 25 Settembre, 08:55
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Una giornata che accende i riflettori sul settore agricolo, sulle sue eccellenze e sul grande valore che assume per nostro territorio, così il mercato Campagna Amica di Fuorigrotta ha ospitato Il ministro delle politiche agricole, Stefano Patuanelli che, a seguito di una passeggiata tra gli stand gialli di Coldiretti, ha preso parte a un’importante tavola rotonda a cui hanno partecipato: il vicepresidente nazionale Coldiretti Gennarino Masiello, il candidato sindaco Gaetano Manfredi, la referente enti locali di Coldiretti Napoli Flavia Sorrentino, il senatore Vincenzo Presutto e l'assessore regionale all'agricoltura Nicola Caputo. «Una Coldiretti che ormai da tempo ha mostrato una strada diversa da quella che era l'omologazione dei gusti e un modello basato sulle economie di scala, questo è invece un modello che racconta l'esatto opposto: la possibilità di piccole imprese di fornire una biodiversità incredibile e soprattutto di offrire una vastità incredibile di prodotti dal mare alla montagna», è il commento di Gennarino Masiello che sottolinea anche il nuovo bisogno di avere sempre più cittadini e consumatori nelle campagne e più campagne nelle grandi città. 

Il cibo a chilometro zero, la tracciabilità e il rapporto diretto con i produttori sembra essere la chiave di lettura per un futuro più sostenibile, così Patuanelli apre una parentesi sul contributo che l'agricoltura sta dando alla sostenibilità non solo ambientale ma anche economica e sociale e battendo su questo tema dichiara: «Su questo concentriamo le risorse del Pnrr per garantire la transizione ecologica anche del sistema agroalimentare italiano».

Il ministro apre una riflessione sulla crescita demografica a livello mondiale e fa un particolare riferimento allo spreco di cibo che avviene in alcune zone del mondo, una fotografia della realtà che si contrappone ad altre zone dove è sovrana la povertà assoluta: «Dobbiamo attraverso le risorse del Pnrr andare a ricucire questi paradossi possiamo produrre più cibo ma possiamo farlo rispettando l'ambiente». Un altro tema evidenziato da Patuanelli riguarda l'importanza di favorire la connessione tra il settore agricolo e le sturt-up: «Attrarre i giovani in agricoltura è uno dei compiti principali del mio ministero. Lo facciamo attraverso delle misure dedicate ma soprattutto attraverso lo sviluppo dell'innovazione. Dobbiamo arrivare anche al più piccolo agricoltore italiano perché in questo modo riusciamo a garantire che il cibo rappresenti - oltre alla qualità, la distinzione e la territorialità, - un collegamento con le tradizioni e la cultura dei singoli comuni, grazie all'innovazione. Dobbiamo tenere insieme questi due grandi elementi: i giovani sono attratti dal tornare a coltivare la terra e questo è un bellissimo segnale, anche i bandi Ismea sulle nuove terre da dare agli agricoltori stanno segnando un nuovo avvicinamento dei giovani, concentriamo le risorse e facciamo sì che tutti gli italiani si accorgono delle nostre eccellenze». 

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Anche Gaetano Manfredi esalta il grande valore che l'agricoltura assume nel nostro territorio: «Credo che anche la città di Napoli abbia una vocazione agricola, oltre che l’area metropolitana. L’agricoltura rappresenta un grande valore per il nostro territorio, dobbiamo coniugare la transizione tecnologica dell’agricoltura e questo lo si fa attraverso ricerca: a Napoli siamo candidati per ospitare il nuovo polo di ricerca nazionale sull’agricoltura tecnologica. Sarà un grande valore per il territorio e per il Paese: dobbiamo valorizzare le nostre tipicità. La precondizione è la protezione dell’ambiente, avere un ambiente sano e questo richiede non solo investimenti ma grande attenzione da parte delle istituzioni», conclude.

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