Sulla falsariga dei referendum già tenuti in Lombardia e Veneto, il comitato si appella all’articolo 116 della Costituzione «per ottenere dallo Stato l'attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia con le relative risorse». Ma la versione campana punta soprattutto sull'articolo 117 della Carta costituzionale, che tratta il tema della cooperazione rafforzata tra le regioni. La Macroregione dovrebbe infatti comprendere Abruzzo, il Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Campania. «Secondo noi – ha spiegato Sansoni - l'autonomia ha senso soltanto in una logica macroregionale non solo per ragioni storiche ma anche in virtù di contingenze economiche e sociali. Il Mezzogiorno ha la necessità di muoversi come blocco unitario pur nelle sue differenze».
Accanto all'istituzione della Macroregione Meridionale, il progetto prevede anche la costituzione di un’ Agenzia per gli investimenti nel Sud, una zona economica speciale che includa tutto il Meridione «con i relativi benefici fiscali volti ad attrarre investimenti» per rinegoziare lo status del Mezzogiorno d’Italia in seno all’Unione Europea nell’ambito della programmazione 2021- 2027.
Anche Silvio Berlusconi - si legge nel manifesto stilato dal comitato - nell'annunciare il sostegno di Forza Italia alla mobilitazione referendaria in Veneto e Lombardia non ha mancato di definire paradossale il fatto «che una simile iniziativa venisse assunta da due Regioni del Nord mentre un referendum per l'autonomia avrebbe avuto assai più senso per le Regioni del Sud». Provocazione prontamente raccolta dal capo dell’opposizione in consiglio regionale ed ex governatore della Campania, Stefano Caldoro, presente alla formalizzazione del comitato: «Il Sud ha bisogno di una grande regione forte che non significa togliere tradizione al piccolo ma governare i grandi processi di cambiamento in un sistema macro – ha spiegato Caldoro – da ex presidente della regione ho capito che da soli non ce la possiamo fare: troppi enti, troppe strutture e troppe poltrone. I cittadini del Sud hanno bisogno di un punto di riferimento forte. Una macroregione che li renda più forti rispetto a tante ingiustizie che ricevono. Bisogna difendere i loro diritti, a partire dalla sanità, dal trasporto pubblico locale e dall’ ambiente. Oggi è tutto al Nord e niente al Sud, dobbiamo unirci per vincere questa battaglia insieme. Un vero federalismo rende un cittadino calabrese uguale a uno milanese».
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout