Elezioni suppletive a Napoli, il rapper Lucariello col M5S: «Difendo la mia terra dalla Lega»

Elezioni suppletive a Napoli, il rapper Lucariello col M5S: «Difendo la mia terra dalla Lega»
Giovedì 16 Gennaio 2020, 09:06 - Ultimo agg. 15:00
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«Ho deciso di metterci ancora la faccia per difendere la nostra terra, per rappresentare questo collegio che si articola in quelle periferie dove sono nato e cresciuto, dove il voto di scambio per pochi soldi è diffusissimo e dove sarà indispensabile lottare per non lasciare alla Lega un altro pezzo delle nostre vite». Così Lucariello, nome d'arte di Luca Caiazzo, rapper originario di Scampia e autore insieme a 'Nto del brano «Nuje vulimme 'na speranza» diventato sigla della serie tv «Gomorra», presenta la sua candidatura alle parlamentarie del Movimento 5 Stelle per le elezioni suppletive nel collegio Campania 07 al Senato.

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Oggi, con il voto sulla piattaforma Rousseau dalle 10 alle 19, gli attivisti campani sceglieranno il candidato M5S per il collegio che comprende parte della città di Napoli e lasciato vacante a seguito della morte di Franco Ortolani, eletto proprio con il M5S nel 2018. Lucariello è tra gli 11 candidati tra i quali gli iscritti campani a Rousseau potranno scegliere. In un post su Facebook, Lucariello spiega così la sua decisione di candidarsi: «Stavo chiacchierando con altri attivisti sotto un gazebo in un quartiere popolare, quando una signora si è avvicinata in lacrime e stringendoci le mani ha cominciato a ringraziarci del fatto che con il reddito di cittadinanza aveva potuto finalmente comprare una dentiera a suo marito.

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In quelle lacrime ho visto il lavoro e le battaglie di migliaia di attivisti, di cittadini comuni che in nome di una meravigliosa follia si sono alzati e hanno costruito una piccola misura di grande civiltà. Quelle idee - aggiunge Lucariello - non muoiono ma trovano nuova forma dentro noi. Abbiamo gli attacchi di Salvini che si è largamente dimostrato nemico del nostro popolo e che per primo vuole cancellare quella misura così importante per chi è più debole». Lucariello ricorda che «la musica mi ha fatto vivere benissimo e non smetterò mai di vivere di poesia, la politica la vivo ogni giorno nelle scuole, nelle carceri minorili, tra le associazioni. Ma - conclude - per far sì che la speranza non sia solo un'illusione tocca rimboccarsi le maniche e darsi da fare fuori e dentro le istituzioni».

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