Terme di lusso, Lettieri da Cimmino: «Idee chiare su come rilanciare il comparto»

Terme di lusso, Lettieri da Cimmino: «Idee chiare su come rilanciare il comparto»
di Maria Elefante
Mercoledì 30 Gennaio 2019, 12:00
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In un mese su Google, il motore di ricerca più utilizzato sul web, la parola Spa viene ricercata 22mila e 200 volte, subito dopo c'è la parola terme con 18mila e 100 accessi e infine la parola wellness con 8mila e 100 digitalizzazioni. Le terme più visitate dagli utenti della rete sono quelle di Abano in Veneto, poi quelle di Montecatini e Saturnia.

«Vuol dire che il settore risponde bene e Stabia in questa ricerca potrebbe addirittura primeggiare perché il nostro territorio ha le potenzialità giuste. Ma purtroppo qui non siamo pronti per accogliere realtà imprenditoriali di extralusso». Giovanna Del Gaudio è la responsabile del settore turistico dell'Ascom e ricercatrice all'università Federico II di Napoli in scienze del Turismo con indirizzo manageriale.
 
Il giorno dopo l'apertura delle buste contenenti le idee di nove imprenditori per il rilancio dei beni della Sint, la società che detiene il patrimonio immobiliare delle Nuove Terme, in città si sente l'esigenza di parlare di termalismo e non solo in consiglio comunale dove domani sarà portata la relazione del commissario liquidatore Vincenzo Sica. Questa volta dopo la manifestazione d'interesse per le Terme la città spera davvero in un rilancio. Così l'imprenditore napoletano Giovanni Lettieri arriva a ribadire l'antica vocazione della città presentando una proposta in cui si fa cenno alla funzione naturale delle strutture che la Sint ha immesso sul mercato con procedura di liquidazione: un centro benessere con albergo a vocazione termale. «Conto di incontrare Lettieri già nei prossimi giorni ha spiegato il sindaco Gaetano Cimmino ha le idee molto chiare su come rilanciare il complesso ed il termalismo a Castellammare».

Ma prima di Lettieri c'era chi aveva già parlato di termalismo provando a rilevare la gestione del complesso del Solaro sotto le amministrazioni di Cuomo e Pannullo. Si tratta di Vincenzo Liguori, l'imprenditore a cui è andato il merito di essere riuscito a rilanciare uno degli alberghi storici della città, quello che affaccia sulla villa comunale direttamente sul mare, l'hotel Miramare. Il suo interesse verso le Nuove Terme non è calato ma questa volta non ha presentato alcuna proposta: «Mi fa piacere sapere nuovamente di questa iniziativa ma non è un bando e non credo che rivelare le proprie idee alla politica possa portare ad un vero rilancio spiega Liguori Credo piuttosto che l'amministrazione debba chiarire le sue idee e formulare un bando con dei paletti e chiedere agli imprenditori delle proposte reali e non dei pareri, perché a oggi il Comune ha incamerato solo dei pareri».

A condividere il pensiero di Liguori è Tonino Scala di Leu che da tempo chiede trasparenza all'amministrazione attraverso un bando che dia una destinazione d'uso chiara al complesso oggi abbandonato. «Lettieri presenti un progetto e valuteremo -spiega - Il sindaco? Faccia un bando e ci dica qual è il suo programma per le terme». Dall'opposizione anche Andrea di Martino capogruppo di L@b insiste su «un percorso chiaro da definire di parte pubblica. Il percorso resta sempre lo stesso. Liquidiamo Sint rapidamente - spiega - Rientriamo un possesso di tutto il patrimonio termale e avviamo un ragionamento nuovo in termini di proposte e di percorso amministrativo da seguire per il rilancio del termalismo e per la messa a reddito di tutto il patrimonio termale». «Il rilancio della città si può avere solo se i beni Sint sono inseriti in un sistema integrato di sviluppo che porta ricchezza e posti di lavoro alla città» conclude Francesco Nappi consigliere 5 stelle.
 
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