Terra dei fuochi: scontro sulla commissione al M5S nel Consiglio regionale della Campania

Terra dei fuochi: scontro sulla commissione al M5S nel Consiglio regionale della Campania
di Carlo Porcaro
Martedì 22 Dicembre 2020, 10:00 - Ultimo agg. 10:15
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Ad un mese esatto dall'annuncio, non c'è traccia in Regione della Commissione d'inchiesta sulla Terra dei Fuochi. Non riconfermata come organismo speciale da far presiedere all'opposizione per statuto (il leghista Gianpiero Zinzi l'ha guidata nella scorsa consiliatura), era stata riproposta dal Movimento Cinquestelle tramite apposita proposta di legge «con soluzioni importanti contro il fenomeno dei roghi tossici, istituendo un fondo regionale da destinare ai Comuni per la rimozione dei rifiuti dalle aree abbandonate ancora oggetto di incendio», come aveva anticipato la capogruppo grillina Valeria Ciarambino dopo la polemica interna sollevata dalla collega Maria Muscarà che si era ribellata per la mancata battaglia sul tema. 

C'era un accordo di ferro tra Pd e M5S per la creazione delle commissioni speciali e d'inchiesta, ma il governatore Vincenzo De Luca ha bloccato tutto. «Prima il bilancio, poi ne riparliamo», ha detto ai suoi.

Il presidente della Regione non appare convinto, per la verità, dagli aspetti tecnico-giuridici: i poteri dell'Ufficio di Presidenza sarebbero potenzialmente troppo invasivi e poi molte tematiche afferenti alle bonifiche potrebbero già rientrare nella competenza ordinaria della commissione Ambiente. Insomma, un doppione «pericoloso» che gli M5s potrebbero agitare contro De Luca che reputa il problema tutto sommato in via di soluzione. Nel dettaglio nel testo fondativo della commissione si prevede: il rafforzamento del controllo territoriale con il funzionamento h24 delle sale operative anti-roghi che oggi funzionano solo poche ore al giorno; l'attivazione di una piattaforma online con la quale i sindaci potranno interagire con le istituzioni competenti per segnalare le criticità ambientali del loro territorio e in cui dovranno inserire i dati sul censimento delle aree oggetto di abbandono e roghi. Di Terra dei Fuochi e di Polo ambientale, oggetto dell'altra commissione d'inchiesta proposta dal centrodestra, si discuterà soltanto a bilancio approvato. Non è da escludere che il via libera dipenda anche dall'esito della possibile intesa tra dem e grillini alle prossime Comunali di Napoli. 

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Eppure il clima in Consiglio appare molto collaborativo. Nella notte si lavorerà lungamente agli emendamenti alla legge di stabilità che arriverà in Aula domani: l'orientamento delle opposizioni è discutere nel merito di alcune questioni senza fare ostruzionismo in modo da approvare la manovra da 30 miliardi (priva di aumento delle tasse regionali, ma con tagli da oltre 200 milioni) già domani o il 24 mattina. Il centrodestra punterà su un paio di misure finalizzate soprattutto a introdurre ristori per cittadini e imprese danneggiate dalle chiusure, nonché a finanziare l'assegno di cura per le famiglie con disabili (Zinzi primo firmatario dell'emendamento sottoscritto anche dal capo dell'opposizione Stefano Caldoro e dai capigruppo di Fi e Fdi, Annarita Patriarca e Michele Schiano). Il capogruppo berlusconiano ha proposto, tra gli altri, un finanziamento da 200mila euro per nuovi spazi alla scuola Mennella di Lacco Ameno e di 2 milioni per realizzare il polo fieristico a Sant'Antonio Abate. Ciarambino, invece, punta a vari obiettivi: l'istituzione di un fondo di sussistenza delle persone colpite da povertà alimentato da donazioni di privati e dal taglio di stipendi di consiglieri e assessori regionali; un contributo ai nuclei monoparentali con figli under 14 in isolamento fiduciario per essere venuti in contatto con persone positive al Covid, che non abbiano ferie o siano privi di sostegno per assenza lavorativa, e un contributo da 100mila euro per l'acquisto di mascherine e dispositivi di protezione per famiglie indigenti. Sul fronte economico, i pentastellati chiederanno alla maggioranza di far passare: il rifinanziamento del fondo export da 100mila euro per 3 anni; lo stanziamento di 50mila euro per la Banca della Terra che offre terreni incolti ai giovani; la creazione a Pomigliano d'Arco di un Museo dei motori da finanziare con 300mila euro; l'implementazione della promozione dei siti Unesco con dotazione da 100mila euro per 3 anni.

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