Torre Annunziata, crisi in maggioranza: le forze politiche accelerano per il rimpasto di giunta

Torre Annunziata, crisi in maggioranza: le forze politiche accelerano per il rimpasto di giunta
di Raffaele Perrotta
Giovedì 19 Luglio 2018, 13:26
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TORRE ANNUNZIATA - Una serie di incontri bilaterali tra il sindaco e le singole forze politiche di maggioranza, prima di un nuovo interpartitico e del rimpasto di giunta che da settembre potrebbe essere anticipato a fine luglio o inizio agosto. È la posizione comune uscita fuori dal vertice di ieri sera tra le forze politiche che sostengono il primo cittadino Vincenzo Ascione, che ieri mattina a margine del consiglio comunale – rimandato per mancanza di numero legale – ha chiarito che non avrebbe chiesto aiuto a consiglieri di opposizione per rinforzare i suoi numeri.

Le fibrillazioni sono iniziate in mattinata quando il gruppo centrista, che fa capo al presidente del consiglio Rocco Manzo e che oggi conta 4 consiglieri dopo il passaggio di Mauro Iovane alla Lega e alla minoranza, non si è presentato all’appello dell’assise pubblica, facendo venir meno il numero legale. Proprio il vertice del consiglio Manzo ha provato a placare le polemiche, accendendo i riflettori sulla questione giunta: «C’è bisogno del rimpasto e che si faccia anche quanto prima, rispettando gli equilibri che sono cambiati. Vogliamo che l’amministrazione riparta più forte, visto che su alcune deleghe si è lavorato poco o nulla».

A gamba tesa, invece, il referente cittadino dell’Udc Mimmo Iapicca che non ha nascosto la rabbia per il consiglio comunale che non si è tenuto. «Non vedo nessuna strategia ma molta confusione. In un momento delicato come quello che si sta vivendo non c’è un partito guida com’è stato il Pd fino a poco fa. Oggi i Dem non hanno uomini ed idee. Anche il gruppo centrista non ha un vero leader». Poi una stoccata al lavoro della giunta: «Per molti aspetti la città è ferma ad un anno e mezzo fa». Quindi il consiglio-provocazione al sindaco: «Deve aprire la maggioranza ad altre forze politiche e mettere fuori chi non vuole starci».

Più cauto il capogruppo del partito democratico in assise, Giuseppe Raiola, che chiude alle ipotesi di allargare la maggioranza: «Adesso dobbiamo continuare con gli uomini che hanno sostenuto l’elezione di Ascione l’anno scorso. La verifica del lavoro di giunta che era già programmata deve essere anticipata».
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