Trasporto pubblico in Campania, l'annuncio di De Luca: «Presto un'azienda unica regionale»

Conferenza sui trasporti in Campania
Conferenza sui trasporti in Campania
di Emma Onorato
Mercoledì 20 Aprile 2022, 20:34 - Ultimo agg. 21 Aprile, 09:46
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Una giornata che segna un grande passo in avanti per il trasporto pubblico in Campania. La Regione sta lavorando per la realizzazione di un'unica azienda regionale di trasporto nella quale confluiscono sia Air Campania che Eav. Così, in occasione della conferenza stampa sui programmi della Regione in tema di trasporti, Vincenzo De Luca dichiara: «Stiamo facendo uno sforzo gigantesco per ammodernare tutto il sistema trasportistico della Regione, per realizzare un'azienda regionale unica di trasporto ed affrontare alcune vertenze sociali determinate dal fallimento dell'azienda Ctp della provincia di Napoli», che ha fatto perdere il lavoro a circa 500 dipendenti. Persone che finalmente vedono uno spiraglio di speranza grazie all'intervento della Regione Campania: «Intanto abbiamo deciso di assorbire nell'azienda regionale tutti i dipendenti del Ctp. Era un impegno che avevo assunto ed andremo avanti in maniera seria e progressiva per completare l'assorbimento del personale». Poi aggiunge: «Avremo bisogno di 200 autobus a disposizione, ce ne sono 45, e ne dobbiamo acquistare altri 160 per coprire il servizio in tutta la provincia di Napoli e nell'area casertana».

De Luca prosegue illustrando l'impegno della Regione nel campo del trasporto «Nel complesso il lavoro svolto in questi anni è riassumibile in questi dati: abbiamo acquistato 200 treni nuovi di cui 60 sono stati già consegnati; 1300 autobus nuovi, di cui 900 già consegnati. Abbiamo assunto 2300 dipendenti nuovi nelle aziende regionali, Eav ed Air, di cui 2000 sono stati già assunti, gli altri 300 entro l'anno. Stiamo realizzando 4 miliardi di euro di investimenti. Abbiamo aperto 35 cantieri che erano bloccati sulle linee dell'Eav». «Oggi è una giornata importante perché abbiamo garantito il lavoro a 500 dipendenti, a 500 famiglie, nel quadro di un lavoro molto rigoroso e non demagogico perché i conti aziendali vanno tenuti in ordine».

I conti con i bilanci sono di estrema importanza se si vuole garantire la continuità del lavoro - sottolinea De Luca - soprattutto se si considera l'aumento dei costi dell'energia che aggrava sulle bollette di due milioni di euro al mese.

Per la Regione si prospetta un duplice obiettivo: garantire il lavoro ai dipendenti e dare ai cittadini un servizio di qualità, così da «rendere il comparto dei trasporti uno dei più avanzati d'Italia». Ma non manca un pungente riferimento - da parte del governatore - al precedente governo regionale «Rileviamo un dato sintetico: nel precedente governo regionale, autobus e treni acquistati zero, cantieri bloccati trentacinque, ossia tutti sulle linee Eav.  L'ultimo cantiere che sblocchiamo è quello di Baia, un lavoro amministrativo e tecnico enorme. Questo lavoro ha consentito di difendere le industrie produttrici di autobus e treni della Regione Campania che hanno beneficiato di questa domanda, hanno consentito di tutelare il personale delle aziende andate in crisi e offrire servizi di ottima qualità. Ci sono cantieri decisivi previsti per quanto riguarda il ferro, si sta facendo un lavoro gigantesco che non ha paragone con nessuna realtà d'Italia». Quando si parla di trasporto pubblico, è inevitabile che il discorso si allacci anche al servizio della metropolitana di Napoli: «Si deve migliorare, ma non abbiamo la competenza diretta - commenta De Luca - Nell’ambito della riorganizzazione del trasporto, non può funzionare un servizio che vede tre gestioni diverse, abbiamo bisogno di unificare la gestione. Abbiamo strappato un finanziamento di un miliardo e 300 milioni per la bretella Afragola- stazione centrale e dobbiamo affrontare di petto il problema metropolitana se puntiamo a un trasporto di qualità questo capitolo deve essere preso in mano e garantire efficienza».

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Umberto De Gregorio, presidente dell'Eav, annuncia che si partirà con la zona di Pozzuoli per poi riprendere lentamente su tutto il territorio. «Partiamo con 45 pullman, ne servono 2000, quindi è chiaro che ci vorrà qualche mese per arrivare a svolgere un servizio pari all'80%. L'obiettivo è garantire un servizio soddisfacente», ma c'è bisogno di personale, di mezzi, e «di capacità organizzative. È un'operazione che prevede grande impegno e non sottovalutiamo né le problematiche esistenti, né gli aspetti economici che richiedono molta attenzione. Non dobbiamo replicare il fallimento di Ctp, ma dobbiamo cercare di portare avanti un'azienda con dei criteri finanziari equilibrati». Così fa riferimento agli ultimi due anni segnati dalla pandemia che hanno «ridotto del 50% i ricavi da traffico, e la guerra in Ucraina che ha aumentato i costi del carburante - del 30% - e dell'energia: siamo passati da 1 milione a due milioni di euro al mese. Far quadrare i conti non è  facile», conclude.

Durante la conferenza l'amministratore unico di Air Campania, Antony Acconcia, fa appello al senso di responsabilità: «Ognuno deve ottemperare al suo compito, senza deviare. La politica, i sindacati, i lavoratori, ognuno deve fare la sua parte». Poi aggiunge: «Il Presidente De Luca ci ha consegnato questo messaggio, semplice ma al tempo stesso dirompente, di discontinuità: la politica deve occuparsi di grandi temi e strategie, ma non deve costruire il suo consenso elettorale sui favori, né sulle inefficienze. Non deve coprire nessuno, né tutelare lo status quo, né fare clientela. I sindacati devono tutelare sicuramente i lavoratori, ma non diventando un alibi per il disimpegno, né tantomeno creare sacche di inefficienza. Infine, i dipendenti devono lavorare responsabilmente e con impegno, pensando che le nuove società, Air ed Eav, siano delle cose loro. Io capisco lo stato d'animo dei lavoratori che provengono da Ctp, ma devono essere orgogliosi di appartenere a due società efficienti, competitive e sane. Soltanto in questo modo si innesca un meccanismo virtuoso che fa sì che la responsabilità diventi efficienza e l'efficienza diventi fabbisogno del cittadino».

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