Confermate le anticipazioni, Vito Grassi ha presentato formalmente ieri sera la sua candidatura alla presidenza dell'Unione industriali di Napoli. Vicepresidente uscente dell'Associazione con delega a infrastrutture, trasporti e portualità, titolare con il fratello Federico della Graded spa che opera da 60 anni nel settore dell'efficienza energetica, Grassi è in corsa anche per la presidenza della Camera di Commercio alla quale fu indicato dagli industriali prima che l'ente venisse commissariato (le due cariche non sono incompatibili). Il suo nome era emerso all'indomani della rinuncia a candidarsi di Marco Zigon, il patron del gruppo Getra che sembrava identificarsi con l'identikit del successore di Ambrogio Prezioso. Il passo indietro, per molti inatteso e annunciato in un'intervista al Mattino, ha invece riaperto i giochi ma al momento l'unica disponibilità ufficializzata è quella di Grassi, la cui discesa in campo era praticamente dietro l'angolo. A rafforzarla anche la lettera firmata da una settantina di imprenditori iscritti all'Unione che nei giorni scorsi ha espressamente chiesto la sua disponibilità a farsi avanti nel segno di una continuità dell'azione avviata da Prezioso che è sicuramente lasse portante della candidatura.
«Il clima proficuo di lavoro comune vi si legge che è andato consolidandosi nel corso degli ultimi anni costituisce un valore molto importane, irrinunciabile. Non possiamo rischiare che sia pregiudicato, anzi il primo nostro dovere è di preservarlo». Di qui l'indicazione per un candidato che garantisca «continuità di valori e di impegno», perché prosegue la lettera - «la nostra comunità associativa deve mantenere la propria direzione di marcia, con un leader capace di implementare il lavoro svolto perché patrimonio comune su cui occorre fare leva per i programmi futuri». È abbastanza probabile che Grassi resti l'unico candidato per il voto di primavera anche se la scadenza di ieri per la presentazione delle disponibilità non viene ritenuta categorica, nel senso almeno che se ci fosse la sensazione di un nome alternativo non verrebbero posti paletti burocratici o temporali. Al momento, però, non sembrano esserci segnali in tal senso nonostante il fatto che nella dialettica interna all'Associazione c'è chi, come Paolo Scudieri, si è espressamente detto favorevole alla nomina di un profilo diverso, di un industriale manifatturiero cioè con chiara propensione internazionale. «È da tempo che ce ne siamo dimenticati», disse al Mattino ma l'ipotesi che fosse proprio il patron del gruppo Adler a identificarsi con quel profilo è rimasta tale. Grassi, come prevede lo statuto dell'Associazione, ha già inoltrato alla commissione dei saggi incaricata di esaminare le candidature il suo programma che in questa fase resta di esclusiva lettura interna. Saranno i saggi a verificare che sia rispondente alle norme dell'Unione e a sottoporlo al Consiglio generale cui spetterà il via libera per il voto all'assemblea dei soci. Di sicuro Grassi si è già speso pubblicamente per sostenere il lavoro e le priorità della giunta Prezioso: lo ha fatto ribendo ad esempio la centralità della rivoluzione digitale legata a Industria 4.0 e alla piena operatività del Digital innovation hub costituito dall'Unione con la Federico II per incoraggiare la svolta tecnologica delle pmi napoletane (Non servono solo nuovi processi produttivi ma anche una formazione qualificata, ha ripetuto in varie occasioni). O il pieno appoggio alla nascita della Zona economica speciale che l'Associazione ritiene strategica per lo sviluppo economico di Napoli e della regione. La linea di continuità con l'attuale maggioranza appare insomma naturale e del resto non potrebbe essere diversamente se si considera, come detto, che sul suo nome Palazzo Partanna si era trovato compatto per la Camera di Commercio.
Unione Industriali di Napoli, Grassi in campo: grandi manovre dopo Prezioso
di Nando Santonastaso
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Martedì 6 Marzo 2018, 10:52
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