Sputnik, la Regione Campania fa marcia indietro: revocato l'acquisto del vaccino russo

Sputnik, la Regione Campania fa marcia indietro: revocato l'acquisto del vaccino russo
di Lorenzo Calò
Domenica 5 Settembre 2021, 08:47 - Ultimo agg. 6 Settembre, 07:04
2 Minuti di Lettura

La Regione Campania fa marcia indietro sullo Sputnik e revoca l'incarico alla società individuata per l'approvvigionamento sul mercato del vaccino russo su cui lo scorso marzo il governatore De Luca aveva fortemente puntato nel tentativo di imprimere un'accelerata alla campagna vaccinale.

La Soresa, con una determina firmata dal direttore generale facente funzione Mauro Ferrara, ha infatti stabilito il recesso dal contratto stipulato lo scorso marzo con l'operatore economico Human Vaccine - rappresentato legalmente dalla Rdif Corporate Center Limited Liability Company (fondo sovrano russo per gli investimenti) - in relazione all'acquisizione sul mercato di dosi di vaccino. Il recesso è avvenuto sulla base dalla mancata approvazione da parte delle autorità regolatorie europea e italiana (Ema e Aifa) del vaccino russo denominato Sputnik V, approvazione espressamente indicata nel contratto come pre-condizione essenziale perché l'operazione di acquisto potesse andare in porto. Il lasso di tempo indicato nella stessa delibera prevedeva un periodo di quattro mesi nell'arco dei quali la vidimazione del farmaco russo sarebbe dovuta avvenire.

Video

In realtà già a metà luglio, il direttore generale della Salute e l'Unità di crisi regionale si erano espressi per la rescissione del contratto tanto che lo scorso 22 luglio lo stesso presidente della Regione aveva inviato una nota alla Soresa sollecitando tale provvedimento. Eppure De Luca sullo Sputnik aveva puntato diverse fiches tanto da sollecitare più volte l'Aifa a prendere una decisione circa l'approvazione del prodotto e da aprire un durissimo fronte polemico con il governo, con il commissario Figliuolo e le altre Regioni sulla legittimità o meno di un'azione unilaterale da parte della Campania, mossasi sul mercato autonomamente. Quanto alla validazione del vaccino, dopo uno studio-stroncatura pubblicato in Brasile, l'Ema sembra aver congelato il dossier Sputnik e rinviato sine die una decisione attesa già per lo scorso agosto. Mistero invece sui termini economici del contratto (eppure sono soldi pubblici) stipulato da Regione Campania e Rdif: si ipotizzano 3,5 milioni di dosi ma la Soresa ha sempre negato l'accesso agli atti.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA