Napoli, VI Municipalità, M5S: «quote rosa» non rispettate. Boggia: «Giunta non completa»

Napoli, VI Municipalità, M5S: «quote rosa» non rispettate. Boggia: «Giunta non completa»
di Alessandro Bottone
Mercoledì 18 Ottobre 2017, 13:40
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I consiglieri del Movimento Cinque Stelle della VI Municipalità - Tina Formisani, Pasquale Longobardi e Simone Natullo – hanno denunciato il Presidente del sesto municipio, Salvatore Boggia, per il presunto mancato rispetto delle “quote rosa” nella giunta da lui guidata.

Con una nota indirizzata alla Procura della Repubblica di Napoli, alla sezione campana della Corte dei Conti, al Direttore Generale e al Sindaco del Comune di Napoli, i tre consiglieri hanno chiesto il riequilibrio della rappresentanza di genere nella composizione della giunta. Attualmente l’organo esecutivo della VI Municipalità è composto da tre membri, tutti uomini, ai quali si aggiunge il Presidente stesso. Con il decreto numero 4 del 28 novembre 2016 Boggia ha nominato assessori il consigliere Gianluca Maglione - con funzioni di Vicepresidente e deleghe a scuola, cultura e sport - e l’esterno Pasquale Farinelli come assessore con deleghe all’ambiente e al territorio. Col successivo decreto numero 1 del 26 gennaio 2017, inoltre, il Presidente ha nominato l’esterno Giuseppe Visco assessore con deleghe a patrimonio, commercio e mercati. Con lo stesso atto ha riservato a sé le numerose restanti competenze. Stando al regolamento il Presidente può nominare anche un quarto membro, come già hanno fatto otto enti municipali su dieci.

La denuncia dei Pentastellati richiama la legge 215 del 2012 e l’articolo 85 dello Statuto del Comune per la garanzia della rappresentanza dei due sessi nella designazione dei componenti della giunta degli enti locali. Hanno chiesto alla Procura di "verificare se per tali inadempienze possano paventarsi condotte penalmente rilevanti, quali i reati di truffa aggravata e falso ideologico in atto pubblico, a carico di soggetti da individuare” e al Sindaco l’annullamento dei decreti di nomina dei tre assessori municipali. Inoltre hanno invitato la Corte dei Conti a “promuovere tutte le iniziative, misure ed azioni tese al recupero dei soldi pubblici incassati impropriamente dai componenti della giunta dalla data di insediamento alla data di dichiarazione di nullità della stessa”.

La questione era stata già sollevata dalla commissione municipale sulla trasparenza che, a giugno scorso, aveva chiesto al Presidente il completamento della giunta e il rispetto delle “quote rosa”. «Nessuna risposta formale» afferma Luigi Giliberti, presidente della quinta commissione ma solo notizie ufficiose sulla scelta dell’ultimo membro.
Problema che attualmente non sussiste secondo il Presidente Boggia. «La giunta non è ancora completa» si difende specificando che «l’ultimo membro sarà sicuramente donna», necessariamente esterna al consiglio. «Attualmente - aggiunge - sto valutando delle posizioni perché non voglio dare un incarico a una persona senza valutazioni: preferisco attendere e poi sceglierne una competente per il ruolo» e conclude: «Nel momento in cui ho definito la giunta e nell’eventualità del mancato rispetto delle disposizioni possono essere fatte osservazioni e denunce».

La legge dispone che “nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3mila abitanti nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al quaranta percento, con arrotondamento aritmetico”. E il Consiglio di Stato, con una sentenza del 2016 – come riportato dal portale del Ministero dell’Interno - ha osservato che l’effettiva impossibilità di assicurare nella composizione della giunta la presenza dei due generi nella misura stabilita dalla legge deve essere “adeguatamente provata”.

«La discriminazione è stata fatta: dall’insediamento ha nominato solo uomini e ha riservato un quarto assessore, se lo nominerà, a una donna come ultima scelta» dice Pasquale Longobardi, uno dei firmatari della denuncia. Dunque, da un lato parte dell’opposizione che sottolinea il mancato rispetto del principio di pari opportunità tra donne e uomini e dall’altro il Presidente che sta studiando per scegliere la figura migliore, rigorosamente donna.
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