De Luca contro Speranza, «Il Ministero della Salute non esiste»

De Luca contro Speranza, «Il Ministero della Salute non esiste»
Venerdì 1 Luglio 2022, 17:44 - Ultimo agg. 26 Marzo, 21:02
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«Il governo nazionale non ha provveduto a rifinanziare i medici, gli infermieri delle Usca. Noi come Campania abbiamo dovuto fare una proroga a carico della Regione fino al 31 dicembre per non mandare a casa i dipendenti. Sono cose vergognose: è come se noi il Ministero della Salute non lo avessimo. Sembrano in confusione totale». Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta facebook.

Parole alle quali ha reagito il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine di una visita a Nisida, sottolineando che «le polemiche fanno male e soprattutto a chi le fa». De Luca ha sottolineato che «ancora oggi non è stato definito l'obbligo dell'uso delle mascherine negli uffici pubblici.

Abbiamo la sensazione di navigare a vista e intanto il Governo e il ministero della Salute non hanno ancora deciso il riparto del Fondo sanitario nazionale per quest'anno: siamo a luglio e il riparto ancora non c'è. Roma semplicemente non esiste», ha concluso. 

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«Leggiamo affermazioni vaghe, insignificanti e banali del ministro della Salute Speranza. Sembra che viva sulla luna». Lo afferma il governatore della Campania Vincenzo De Luca rispondendo nella polemica a distanza con il ministro della salute Roberto Speranza, oggi in visita a Napoli. Dopo le parole di Speranza «Le polemiche fanno male e soprattutto a chi le fa», all'attacco del governatore sulle svolte covid del ministero e del governo, De Luca va diretto a chiedere questioni precise: «Risponda - scrive sui social il governatore riferendosi a Speranza - nel merito a queste domande: perché ad oggi non è stato ancora fatto il riparto del Fondo Sanitario nazionale? Perché ad oggi non sono state restituite alle Regioni tutte le somme anticipate per l'emergenza Covid? Perché non è stata data copertura finanziaria per il personale delle Usca scadute a giugno, e che senza l'intervento d'urgenza delle Regioni avrebbe cancellato le possibilità di assistenza sui territori, anche per il contact tracing? Risponda alle mancate certezze finanziarie fornite per il personale previsto per le case di comunità e chieda scusa ai cittadini campani che da anni ricevono la quota di fondo sanitario nazionale più bassa d'Italia. Affronti seriamente il problema della carenza di personale, che è drammatica, fra personale già contagiato a centinaia di unità, e piano ferie ormai prossimo. Essere seri vuol dire risolvere problemi concreti, che si scaricano sulla pelle dei cittadini, non parlare a vuoto».